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Brasile, Banca Centrale taglia i tassi per rilanciare l’economia

Craig Botham, Emerging Markets Economist di Schroders (Francoforte: 929969 - notizie) , spiega che come ampiamente previsto, la Banca Centrale brasiliana ha tagliato i tassi di 100 punti base, portando il tasso di riferimento all’11,25%. Sembra non vi sia stato dissenso all’interno del Comitato, visto il voto unanime e la dichiarazione che ha indicato 100 pb come misura preferita della manovra espansiva. È probabile la decisione venga replicata a maggio. L’attuale tasso di riferimento si trova 300 pb sotto il livello di ottobre 2016, all’inizio del ciclo espansivo.

L’idea di un ampio taglio è sempre stata sul tavolo, alla luce del drastico calo del tasso di inflazione avvenuto nel corso dell’anno scorso, dal picco del 10,7% toccato a gennaio 2016 al 4,6% di marzo 2017. Con un target di inflazione al 6,5%, un’economia che si muove chiaramente sotto al trend di crescita e tassi di interesse a due cifre, la speculazione parlava di un’imminente probabile accelerazione nel ciclo di tagli.

Forse una delle ragioni per cui la Banca Centrale appare propensa a mantenere l’attuale ritmo di allenamento è dovuta ai segnali di stabilizzazione delle attività domestiche rispetto all’ultimo incontro - spiega Craig Botham -. È vero che ci sono stati alcuni modesti miglioramenti degli indici PMI, delle vendite al dettaglio e della produzione industriale, ma il Comitato continua comunque a nutrire preoccupazioni per l’incertezza della crescita globale e dei prezzi delle materie prime. Questi ultimi costituiscono un fattore importante per le esportazioni brasiliane, anche se il Brasile non può dirsi un’economia emergente ampiamente dipendente dal commercio.

Il comunicato rilasciato dalla Banca Centrale ha confermato che la durata del ciclo di allentamento dipenderà dalle stime del tasso strutturale (che devono essere valutate nel tempo), dall’attività economica, dalle previsioni e aspettative sull’inflazione. Queste ultime continuano a diminuire, attestandosi al 4,1% per il 2017 e al 4,5% per il 2018, in linea con le previsioni della Banca stessa.

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Probabilmente nel mese di maggio assisteremo a un ulteriore taglio di 100 punti base che potrebbe segnare l’inizio di un atteggiamento meno accomodante da parte della Banca Centrale - spiega Craig Botham -. In ogni caso, vista la nostra attesa di venti contrari alla crescita globale soprattutto nella seconda parte dell’anno, la Banca Centrale del Brasile potrebbe mantenersi accomodante per un periodo più lungo.

Autore: Pierpaolo Molinengo Per ulteriori notizie, analisi, interviste, visita il sito di Trend Online