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Come scegliere il mutuo evitando il rischio spread

Le famiglie che accendono oggi un prestito e vogliono evitare l’aumento dei tassi, dovrebbero pensare al fisso (Getty)
Le famiglie che accendono oggi un prestito e vogliono evitare l’aumento dei tassi, dovrebbero pensare al fisso (Getty)

La manovra finanziaria ha riacceso la corsa dello spread. La volatilità sui mercati è aumentata e gli investitori rischiano di non saper cosa fare con i propri risparmi. E il mutuo? Meglio il tasso fisso o quello variabile in questo contesto? Dipende, soprattutto dalla durata del finanziamento.

I tassi

Nel terzo trimestre di quest’anno il tasso fisso medio applicato per i mutui è stato dell’1,80 per cento per quello fisso e 0,80 per cento per quello variabile. Accendere un mutuo da 120mila euro per acquistare una casa che ne vale il doppio (240mila euro), comporta in media una rata mensile compresa tra i 500 e i 600 euro (a 20 anni); tra i 350 e i 450 euro per un finanziamento di 30 anni e oltre i 1.000 euro al mese per un mutuo da rimborsare in 10 anni.

Tasso fisso o variabile

Le famiglie che accendono oggi un prestito e vogliono evitare l’aumento dei tassi, dovrebbero pensare al fisso. Lo spread si attesta attorno ai 300 punti base e le tensioni sui mercati peseranno sulle rate, ma per il rialzo dell’Euribor ci vorrà tempo. Sui 20 anni, ad esempio, il variabile più conveniente è oggi allo 0,55 per cento e un Isc dello 0,58 per cento (l’indicatore sintetico di costo definisce il costo complessivo di un finanziamento).

Il tasso fisso

Chi scegli oggi il tasso fisso invece del variabile, paga di più ma questo costo è da considerare una sorta di assicurazione contro l’aumento dei tassi. L’aumento dello spread non impatta nell’immediato, ma solo sul lungo termine. L’Euribor per il momento continua a restare fermo da due anni ed è legato alle decisione della Banca centrale europea. Se la Bce non toccherà i tassi, questo valore resterà immobile, nonostante la corsa del differenziale tra Btp e Bund. In sintesi, chi accende un mutuo oggi, per molti anni, magari più di 20, ha convenienza nel valutare il tasso fisso. Chi ha un finanziamento già in essere, con tasso variabile, deve considerare la fine del prestito. Se vicina, può dormire sonni tranquilli. Diversamente, si può pensare ad una surroga.

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