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Consumi, per Confcommercio a luglio +2,1% su anno, massimo da 2010

Un mercato a Milano. REUTERS/Flavio Lo Scalzo (Reuters)

ROMA (Reuters) - L'indicatore dei Consumi Confcommercio (ICC) registra a luglio una crescita tendenziale del 2,1%, la variazione più elevata degli ultimi cinque anni. Il dato, spiega Confcommercio, sintetizza l'andamento positivo sia della domanda relativa ai beni (+2,3%), sia di quella per i servizi (+1,6%). L'unico segmento in flessione è quello relativo alla spesa per gli alimentari, le bevande e i tabacchi (-0,2%). A livello congiunturale l'incremento è stato invece di 0,4% derivante dal +0,6% della domanda dei beni e da un lieve ridimensionamento dei servizi (-0,1%). Segno meno per la domanda di beni e servizi ricreativi (-0,3%), per gli alberghi, i pasti e i consumi fuori casa (-0,2%) e per i beni e i servizi per la cura della persona (-0,1%). Il dato sui consumi si inserisce in un contesto economico che "seppure non ha assunto dimensioni particolarmente sostenute, appare oggi meno fragile rispetto a qualche mese fa", dice Confcommercio. Se le famiglie, secondo le rilevazioni di fiducia di agosto, mostrano un elevato indice di fiducia, più prudenti appaiono le imprese, soprattutto nel settore manifatturiero e nei servizi di mercato dove si nota un modesto arretramento. Il sistema produttivo mostra infatti ancora oscillazioni e, stando alle stime di Confindustria, la produzione industriale dovrebbe essere aumentata a luglio dello 0,6% rispetto al mese precedente. Sulla base di quanto emerge dagli ordinativi la tendenza al graduale recupero dell'attività produttiva dovrebbe proseguire anche nei prossimi mesi. Per il mese di settembre 2015 si stima, rispetto ad agosto, una diminuzione dei prezzi al consumo dello 0,3% e un aumento su anno dello 0,3%. Sul sito www.reuters.it altre notizie Reuters in italiano. Le top news anche su www.twitter.com/reuters_italia