Covid, Zaia: "In Veneto presto tamponi fai da te"
Il Veneto è una delle regioni italiane che sta facendo registrare un incremento del numero dei contagi nelle ultime settimane. Nelle ultime 24 ore sono stati scoperti altri 375 nuovi positivi e sono morte altre due persone per Covid. Da febbraio si contano quindi 2.200 decessi, secondo i dati dalla Protezione civile. Il governatore Luca Zaia “corre ai ripari” annunciando un’importante novità: il tampone fai da te.
"In Veneto stiamo lavorando a un tampone rapido in autosomministrazione. E' un metodo che mutuiamo dall'estero e che permetterà ai cittadini di farsi da soli un test rapido. Il dottor Roberto Rigoli dell'ospedale di Treviso ci sta lavorando giorno e notte e credo che sarà pronto nel giro di 15 giorni - ha spiegato Zaia nel corso del punto stampa - Il virus c'è ma la quasi totalità dei contagiati non ha sintomi”. Il governatore ha sottolineato anche che “il 95-96% dei pazienti è di fatto asintomatico. E' cambiato il mondo, il virus è cambiato. Sono favorevole alla riduzione del periodo di quarantena. I test rapidi ci permetteranno di ridurla”.
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Sì all'uso delle mascherine, no a orari ridotti nei bar e ristoranti. Questa, in sintesi, la posizione del presidente del Veneto sulle nuove misure previste che il governo potrebbe prendere nelle prossime ore. “D'altra parte - spiega ancora Zaia - sull'utilizzo della mascherina non ho mai avuto dubbi: va utilizzata obbligatoriamente al chiuso, e all'aperto dove ci sono degli assembramenti. Il vero problema oggi è che qualcuno non osserva queste norme".
Il governatore del Veneto invece si dice contrario a chiusure anticipate dei bar e ristoranti. “Perché chiudere prima vuol dire attuare un minimo di lockdown e per farlo ci vogliono le motivazioni. E poi -avverte- non si può chiudere i bar e lasciare la piazza piena di gente per gli spritz, che è quello che succede già oggi”.
Infine, per Zaia "il parametro non può essere l'Rt, che penalizza i virtuosi e cioè la regione che fa più tamponi. Non può essere così”.
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