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Criptovalute: la SEC continua a rimandare la decisione sugli ETF Bitcoin
La SEC ha di nuovo ritardato la decisione sulla quotazione cripto di un segmento ETF.
La dilazione arriva dopo una serie di ritardi in relazione alle richieste fatte pervenire al massimo ente di vigilanza statunitense.
Il caso più eclatante è la decisione riguardo VanEck, richiesta inoltrata il 15 febbraio.
La Commissione per i Titoli e gli Scambi opera un’ufficiale archiviazione il 20 maggio, ammettendo il ritardo nella decisione. Inoltre, la stessa SEC annuncia l’aggiunta di un arco temporale di ben trentacinque giorni utili per ricevere più informazioni e opinioni in merito alla domanda.
Il motivo per il dilazionamento del termine decisionale è da ritrovarsi in un commento rilasciato dall’ente guidato da Jay Clayton attraverso cui si chiarisce come la necessità conoscitiva di elementi ulteriori che permettessero di addivenire a una conclusione:
“L’istituzione dei procedimenti non indica che la Commissione ha raggiunto delle conclusioni con rispetto di tutte le situazioni coinvolte. Piuttosto, come descritto sotto, la Commissione cerca e incoraggia persone interessate a fornire commenti sul cambiamento del regolamento proposto”.
Quanto statuito sopra si inserisce in un’operazione quasi di democrazia diretta, se non di sondaggistica spicciola.
Infatti, la SEC ha elaborato quattordici domande aperte al pubblico per sensibilizzare sulla decisione di quotazione di VanEck come ETF Bitcoin e quindi ottenere un aiuto diffuso. Le domande sono focalizzate sulla protezione degli investitori dei pubblici interessi, in modo da suggerire quali siano le preoccupazioni della SEC al riguardo.
Giova ricordare che la proposta specifica di VanEck ha avuto un iter travagliato.
È stato archiviato dal Chicago Board Options Exchange (CBOE) lo scorso anno. Tuttavia, il CBOE ritira la sua richiesta di modifica della normativa a cavallo tra 2018 e 2019, durante l’arresto del governo Usa di gennaio.
Successivamente, lo stesso CBOE procede per la riapplicazione una volta finita la crisi di governo.
Nel dettaglio, quest’ultima decisione è in relazione alla proposta di VanEck per la quotazione cripto nel segmento ETF. Dal momento che la detta richiesta è una delle più attese, il ritardo arriva come qualcosa di estremamente deludente, seppur non completamente inaspettato.
Gli osservatori industriali hanno anticipato ancora un altro ritardo nel procedimento decisionale della SEC. Due settimane fa, la SEC ha deciso di posporre la sua decisione riguardo un altro cripto ETF, un ETF Bitcoin stavolta proposto da Bitwise Asset Management.
Al momento, la SEC si è cautelata affermando come stesse esercitando il suo diritto di imporre una deadline di 45 giorni. Nello stesso tempo, non si è registrato alcun commento sulla questione VanEck, episodio che ha alimentato le indiscrezioni su una possibile approvazione dell’ETF cripto.
È chiaro che nei prossimi giorni la SEC non farà alcun annuncio ufficiale circa il destino della quotazione ETF.
Un ETF cripto istituzionale potrebbe spalancare le porte agli investimenti istituzionali, ma d’altra parte potrebbe anche tradire la natura decentralizzata delle criptovalute. Per questo, la potenziale introduzione di un ETF cripto risulta una questione molto più complessa di quanto appaia prima facie.
This article was originally posted on FX Empire
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