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Crisi, Censis: oltre 60% italiani ha paura di finire in povertà

Un'anziana signora al supermercato a Milano. REUTERS/Stefano Rellandini (Reuters)

ROMA (Reuters) - Oltre il 60% degli italiani teme di finire in povertà. E' quanto emerge dal 48esimo rapporto del Censis sulla situazione del Paese, presentato oggi. Per il 47% degli italiani la crisi è ormai alle spalle (il 12% in più rispetto allo scorso anno), ma quel che domina al momento nel Paese, spiega il Centro studi e investimenti sociali, è l'incertezza. In Italia persiste "una vulnerabilità diffusa" tanto che ben oltre la metà della popolazione ritiene che sia possibile finire da un momento all'altro sul lastrico, si tratta di una fetta di persone che dal 60% passa al 64% tra i 45-64enni e al 67% tra gli operai. Tale precarietà la conferma anche il tasso di natalità, che continua a decrescere: in Italia si fanno sempre meno figli e per 8 persone su 10 la colpa è delle ristrettezze economiche dovute alla crisi. L'incertezza economica si riflette anche sulla gestione del denaro da parte delle famiglie. Il 44,6% destina il prorpio risparmio alla copertura di possibili imprevisti, come la perdita del lavoro o la malattia, il 36,1% lo finalizza a "sentirsi con le spalle coperte". Ma la parola d'ordine resta per tutti tenere i soldi vicini e disponibili per qualunque evenienza. Per la prima volta nella loro vita, negli ultimi 12 mesi, 6,5 milioni di persone hanno dovuto integrare il reddito familiare mensile con prestiti, anticipi di conto corrente o in altro modo magari per affrontare una spesa imprevista. ((Redazione Roma, Reutersitaly@thomsonreuters.com, +3906 85224380, valentina.consiglio.reuters.com@reuters.net)) Sul sito www.reuters.it le altre notizie Reuters in italiano. Le top news anche su www.twitter.com/reuters_italia