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Cyber-crimine, per nuovo rapporto costa 327 miliardi di euro all'anno

Un uomo al lavoro sul computer a Varsavia, nel febbraio 2013. REUTERS/Kacper Pempel/Files (Reuters)

LONDRA (Reuters) - Il Cyber-crimine costa all'economia globale 445 miliardi di dollari - pari a 326,7 miliardi di euro - ogni anno, con i danni provocati dal furto di proprietà intellettuale subiti da individui colpiti dagli hacker valutati in oltre 160 miliardi di dollari, secondo un rapporto pubblicato oggi. La ricerca del Center for Strategic and International Studies (Csis) dipinge il cyber-crime come un settore in crescita che danneggia il commercio, la concorrenza e l'innovazione. Una stima prudenziale indica le perdita in 375 miliardi di dollari, mentre la forbice massima arriva a 575 miliardi, dice lo studio, sponsorizzato dall'azienda di software per la sicurezza McAfee. Sulle principali economie mondiali gravano la maggior parte delle perdite, con Usa, Cina, Giappone e Germania che complessivamente contano per 200 miliardi di dollari l'anno. Le perdite connesse alle informazioni personali, come il furto di dati della carta di credito, arrivano fino a 150 miliardi di dollari. Sono circa 40 milioni le persone negli Usa, vale a dire circa il 15% della popolazione, a cui sono stati sottratti dati personali dagli hacker, dice la ricerca. (Paul Sandle) Sul sito it.reuters.com le notizie Reuters in italiano. Le top news anche su www.twitter.com/reuters_italia