Annuncio pubblicitario
Italia markets open in 1 hour 46 minutes
  • Dow Jones

    39.112,16
    -299,05 (-0,76%)
     
  • Nasdaq

    17.717,65
    +220,84 (+1,26%)
     
  • Nikkei 225

    39.651,53
    +478,38 (+1,22%)
     
  • EUR/USD

    1,0714
    -0,0002 (-0,02%)
     
  • Bitcoin EUR

    57.612,20
    +359,14 (+0,63%)
     
  • CMC Crypto 200

    1.280,19
    +31,07 (+2,49%)
     
  • HANG SENG

    18.069,75
    -3,15 (-0,02%)
     
  • S&P 500

    5.469,30
    +21,43 (+0,39%)
     

Destinazione Italia, venerdì misure su investimenti esteri, ma niente decreto

ROMA (Reuters) - Il primo pacchetto attuativo di Destinazione Italia, il piano per aumentare gli investimenti diretti dall'estero, sarà sul tavolo del governo venerdì 8 ottobre ma sotto forma di disegno di legge, non di decreto. Lo riferiscono due fonti governative spiegando che "la strada è quella del collegato alla legge di Stabilità". Il ministro dello Sviluppo, Flavio Zanonato, ha pronto da mesi quello che le cronache giornalistiche chiamano 'il decreto del fare due'. Ufficialmente il governo ha sempre rimandato il varo del provvedimento per non ingessare troppo i lavori di Camera e Senato. A pesare, tuttavia, sono soprattutto le obiezioni del ministero dell'Economia, che contesta l'impatto sul bilancio di numerose misure contenute nel pacchetto messo a punto dai tecnici di Zanonato. La scelta di trasformare il decreto -- un provvedimento d'urgenza che entra subito in vigore -- in un disegno di legge collegato conferma le divisioni dentro l'esecutivo. Il Parlamento è in piena sessione di bilancio e difficilmente approverà il provvedimento prima di aver licenziato la legge di Stabilità. L'elenco delle misure è lungo: dal credito di imposta sugli investimenti in ricerca e sviluppo ai nuovi canali di finanziamento alternativi per le piccole e medie imprese, compreso il nuovo regime che dovrebbe rendere più facile a fondi pensione e compagnie assicurative di comprare i minibond. Una delle fonti spiega che nel provvedimento potrebbe confluire un capitolo dedicato al mercato immobiliare. Destinazione italia suggerisce di facilitare i cambi di destinazione d'uso degli immobili e di liberalizzare il mercato delle locazioni di immobili commerciali. Un altro intervento annunciato dal governo consiste nell'uniformare la normativa fiscale delle Siiq -- le società di investimento immobiliare quotate -- a quella dei fondi immobiliari, rendendo "fiscalmente neutra" l'opzione per uno dei due strumenti. Le Siiq godono infatti di un regime speciale che prevede l'esenzione dall'Ires e dall'Irap del reddito d'impresa derivante dall'attività di locazione e l'applicazione di una ritenuta del 20% sugli utili distribuiti ai partecipanti. Non è chiaro se entrerà nel disegno di legge il cavallo di battaglia di Zanonato: la facoltà che il Gestore dei servizi elettrici (Gse - fuori dalla pubblica amministrazione), possa emettere obbligazioni per finanziare gli sconti in bolletta. Il Tesoro finora si è opposto poiché gli sconti in bolletta si tradurrebbero in maggior deficit. In una delle bozze compare anche l'anagrafe dei distributori di benzina e gasolio, che Via Veneto vuole utilizzare per chiudere nel tempo fino a 5.000 impianti privi di specifici requisiti minimi. I gestori hanno più volte minacciato lo sciopero. (Giuseppe Fonte) Sul sito www.reuters.com altre notizie Reuters in italiano. Le top news anche su www.twitter.com/reuters_italia