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Diversità di genere, board tedeschi maglia nera in Europa, Italia in testa - dati EY

La bandiera nazionale tedesca a Berlino

LONDRA (Reuters) - I board di banche, società fintech, assicurazioni e gestori patrimoniali in Germania sono i meno diversificati per genere in Europa, secondo i dati condivisi con Reuters dalla società di consulenza Ey.

Solo il 29% dei membri dei consigli di amministrazione dei servizi finanziari in Germania è costituito da donne, rispetto a una media europea del 37%, secondo l'analisi di Ey su 87 società.

Anche la Svizzera, con il 33% di donne, si posiziona ai posti più bassi della classifica dei 13 paesi esaminati da Ey, mentre l'Italia è in testa con il 44%. Nelle principali economie europee, Gran Bretagna e Francia, la percentuale è stata del 38%, secondo l'European Financial Services Boardroom Monitor di Ey.

Le società si sono impegnate per rendere i loro Cda più diversificati a seguito delle pressioni esercitate dagli investitori e dalle autorità di regolamentazione.

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"La normativa in arrivo, che imporrà la parità di genere nell'Ue e nel Regno Unito, è positiva, ma se le aziende vogliono raggiungere questo obiettivo, è necessario agire subito", ha detto Omar Ali, managing partner per i servizi finanziari Emeia di Ey.

"Come altri settori, le società di servizi finanziari devono alzare il tiro".

Tuttavia, secondo Ey, le aziende hanno fatto progressi: negli ultimi tre anni è stato nominato il 48% dei membri del consiglio di amministrazione di sesso femminile, rispetto al 32% dei membri del consiglio di amministrazione di sesso maschile nello stesso periodo.

Il 44% degli investitori afferma che la diversità di genere nei consigli di amministrazione "influenza in modo significativo" la loro decisione di investire in una società di servizi finanziari, mentre il 16% afferma che non influenza affatto la loro decisione, secondo un'indagine di Ey condotta su 300 gestori di fondi europei e britannici con esposizione effettiva o potenziale alle società di servizi finanziari europee.

(Tradotto da Luca Fratangelo, editing Giancarlo Navach)