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Dollaro cauto in attesa dato lavoro Usa ma trend resta rialzista

LONDRA (Reuters) - Cede qualche posizione rispetto ai recenti massimi il dollaro mentre si attendono i dati del pomeriggio sul mercato del lavoro Usa che, insieme all'esito del referendum italiano, potrebbero contribuire a definire il tono del mercato valutario nei prossimi giorni.

** Le previsioni degli economisti indicano per novembre 175.000 nuovi posti non agricoli, contro i 161.000 del mese precedente; il tasso di disoccupazione è previsto stabile al 4,9%.

** Anche eventuali numeri deludenti difficilmente riuscirebbero a mettere in discussione l'attesa di un rialzo dei tassi nel meeting di questo mese; ma l'andamento dei 'payroll' indirizzerà comunque le aspettative sulle successive mosse della Fed, nel corso del 2017.

** L'euro/dollaro è salito nella prima parte della seduta fino al massimo intraday di 1,0689, e tratta con un apprezzamento complessivo di circa lo 0,9% sull'intera settimana.

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** Il dollaro/yen si riporta sotto quota 114, in frenata dal massimo da nove mesi e mezzo di 114,83 registrato ieri.

** I 'dollar index', che mette in relazione il biglietto verde a un paniere delle principali divise internazionali, cede stamane circa lo 0,1% a 100,92, con un saldo settimanale negativo di circa lo 0,6%. La settimana scorsa l'indice era salito al massimo da 13 anni e mezzo di 102,05 in scia all'incremento dei rendimenti sui titoli di Stato Usa.

** Al di là delle cautele per l'arrivo dei 'payroll', gli operatori confermano che il tono del mercato resta rialzista per il dollaro. I tassi sui Treasury viaggiano sui massimi da circa un anno e mezzo grazie al rafforzamento dalle aspettative di inflazione, alimentate dall'aumento dei prezzi petroliferi e dall'attesa delle politiche economiche dell'amministrazione Trump.

** Sul fronte euro si sottolinea che il mercato risulta già posizionato su una vittoria del 'No' nel referendum italiano, ma l'incerto quadro politico che ne seguirebbe potrebbe pesare ulteriormente sulla valuta unica. "Dobbiamo mettere in conto un'ulteriore discesa dell'euro, anche se la vittoria del 'No' è già presa in considerazione" spiega l'analista di Bank of Tokyo-Mitsubishi Ufj Minori Uchida.

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