Enac chiude aeroporto L'Aquila, senza voli e sotto inchiesta da mesi

ROMA (Reuters) - L'Ente nazionale per l'aviazione civile (Enac) ha annunciato oggi di avere disposto la chiusura immediata dell'Aeroporto dei Parchi, a una ventina di chilometri da L'Aquila, al traffico commerciale. Lo scalo, in parte sequestrato nell'ottobre scorso dalla magistratura nell'ambito di un'inchiesta su una discarica abusiva di macerie del terremoto del 2009, non ospitava di fatto più voli commerciali (stando almeno al sito web dell'aeroporto), e ora resta operativo solo per i voli di aviazione generale. "Diverse le motivazioni che hanno portato alla chiusura dello scalo", dice una nota dell'Enac, che cita tra l'altro "la mancanza di realizzazione di collegamenti commerciali con carattere di ripetitività; non si è concretizzato il traffico a favore di un segmento di mercato autonomo individuato dalla società concessionaria nel momento dell'apertura dello scalo". Inoltre, dice l'Ente, che ha revocato anche l'autorizzazione alla società X-Press che lo gestisce dal marzo 2012, lo scalo non è inserito nell'elenco degli aeroporti aperti al traffico commerciale. Nell'ottobre scorso, la Procura dell'Aquila ha disposto il sequestro di circa 4.000 metri quadri dell'aeroporto, dove secondo l'acccusa venivano smaltite le macerie degli edifici crollati nel terremoto del 2009. Sei persone risultano indagate per traffico illecito di rifiuti speciali, tra cui alcuni amministratori della X-Press, che all'epoca ha espresso ampia fiducia nella magistratura, ribadendo però l'estraneità alle accuse. Sul sito it.reuters.com le notizie Reuters in italiano. Le top news anche su www.twitter.com/reuters_italia