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Enrico Varriale: "Mi vergogno di me ma non sono un mostro"

ROME, ITALY - JUNE 25: Enrico Varriale attends RAI Yearly TV Show Schedule at Villa Piccolomini on June 25, 2015 in Rome, Italy.  (Photo by Elisabetta A. Villa/Getty Images) (Photo: Elisabetta A. Villa via Getty Images)
ROME, ITALY - JUNE 25: Enrico Varriale attends RAI Yearly TV Show Schedule at Villa Piccolomini on June 25, 2015 in Rome, Italy. (Photo by Elisabetta A. Villa/Getty Images) (Photo: Elisabetta A. Villa via Getty Images)

“Ho fatto qualcosa che non può e non deve essere fatto. Mai”. Sono le parole del giornalista Enrico Varriale, a processo per stalking nei confronti della compagna. Intervistato da La Repubblica ha raccontato la sua versione dei fatti. L’ex vicedirettore di Rai Sport ha respinto le accuse fin dal primo momento, assistito dagli avvocati difensori Fabio Lattanzi e Stefano Maranella.

Non per attenuare le mie responsabilità, ma per affermare un concetto semplice: ho sbagliato ma non sono un mostro.

I fatti sono quelli ricostruiti dal gip Monica Ciancio, dopo le denunce della compagna di lui. Ma Varriale vuole raccontare anche la sua prospettiva.

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Ci siamo colpiti tutti e due, ma non l’ho picchiata e non le ho mai messo le mani al collo – spiega – alla fine avevo l’occhio pesto, quello messo peggio ero io.

La compagna di Varriale ha denuciato due volte: una il 9 agosto, per lesioni e poi una il 14 settembre, per stalking. E aveva dichiarato che il compagno le aveva stretto le mani intorno al collo mentre cercava di difendersi. Quella lite, avvenuta il 6 agosto, era finita con una prognosi di cinque giorni per la donna.

Non deve capitare. Ammetto che è capitato. Non mi sono controllato. Ci siamo colpiti. Ma quello che è capitato, di cui mi vergogno, va inserito nel giusto contesto. Non sono un violento, non sono uno stalker, non ho provato a strangolarla.

Per il momento nei confronti del giornalista è disposto un divieto di avvicinamento alla compagna e ai luoghi da essa abitualmente frequentati.

Questo articolo è originariamente apparso su L'HuffPost ed è stato aggiornato.