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Erdogan ammette problemi in soccorsi per terremoto, bilancio vittime supera 15.000

Le conseguenze del terremoto mortale a Kahramanmaras

KAHRAMANMARAS/ANTIOCHIA, TURCHIA (Reuters) - Il bilancio delle vittime delle scosse di terremoto che hanno colpito la Turchia e la Siria questa settimana ha superato i 15.000 morti, tra la rabbia di chi si è ritrovato privo di tutto e la frustrazione per la lentezza dell'arrivo delle squadre di soccorso.

Il presidente turco Tayyip Erdogan, in corsa per le elezioni di maggio, ieri durante una visita alla zona del disastro ha detto che le operazioni stanno procedendo regolarmente e ha promesso che nessuno rimarrà senza casa.

In tutta la Turchia meridionale, la popolazione cerca un riparo temporaneo e del cibo nel gelido clima invernale, mentre attende con angoscia accanto a cumuli di macerie dove potrebbero essere ancora sepolti familiari e amici.

Il bilancio delle vittime confermate in Turchia è salito a 12.391 stamattina, secondo l'Autorità per la gestione dei disastri, in aumento di oltre il 30% rispetto al bilancio di ieri.

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I soccorritori stanno ancora trovando alcune persone vive, ma molti turchi hanno lamentato la mancanza di attrezzature, competenza e supporto per poter salvare le persone intrappolate, in alcuni casi persino quando si sentono grida di aiuto.

Simili scene e lamentele anche nella vicina Siria, il cui nord è stato duramente colpito dall'enorme terremoto di lunedì e dove il bilancio delle vittime è salito ad almeno 2.950 ieri, secondo il governo e un servizio di soccorso che opera nel Nord-ovest, regione controllata dai ribelli.

(Tradotto da Chiara Scarciglia, editing Sabina Suzzi)