Annuncio pubblicitario
Italia markets open in 5 hours 25 minutes
  • Dow Jones

    38.085,80
    -375,12 (-0,98%)
     
  • Nasdaq

    15.611,76
    -100,99 (-0,64%)
     
  • Nikkei 225

    37.699,53
    +71,05 (+0,19%)
     
  • EUR/USD

    1,0730
    -0,0003 (-0,03%)
     
  • Bitcoin EUR

    59.878,98
    -293,21 (-0,49%)
     
  • CMC Crypto 200

    1.383,90
    +1,32 (+0,10%)
     
  • HANG SENG

    17.336,20
    +51,66 (+0,30%)
     
  • S&P 500

    5.048,42
    -23,21 (-0,46%)
     

Esprinet: analisi tecnica della giornata

Nelle ultime sedute Esprinet (Londra: 0NFS.L - notizie) ha ampliato le perdite scendendo fino a 6.62 euro. Se la correzione dovesse protrarsi fino al di sotto di 6,20 euro (in chiusura di seduta) verrà inviato un pessimo segnale per le ambizioni di recupero da parte dei corsi. In passato situazioni analoghe si sono presentate ed hanno rappresentato l’inicpit di un nuovo impulso ribassista e dunque anche in questa occasione le quotazioni potrebbero muovere con forza verso il basso (primo target a 6, 2° target area 5,82 euro). I primi segnali di forza giungeranno oltre quota 7,40 (in chiusura di seduta) per il test in area 8 euro. Esprinet in sei mesi ha ceduto il 18%, il 20% in 1 anno, +91% in 3 anni e +48% in 5 (dal 2002 ad oggi +400%). I risultati del primo trimestre 2016 stanno penalizzando il titolo (utile netto consolidato pari a 4,2 milioni di euro, -32% rispetto a un anno fa; la posizione finanziaria netta consolidata è negativa per 36,9 mln, contro un surplus di liquidità pari a 185,9 mln di euro al 31 dicembre 2015).

Medie mobili esponenziali:

il prezzo è collocato al di sotto di Ema20, quest’ultima è inferiore a Ema50; entrambe sono inferiori alla media mobile di periodo 200 (SMA). Secondo questa teoria è in atto l’orientamento più ribassista possibile.

Evoluzione prevedibile della gestione

ANNUNCIO PUBBLICITARIO

La crescita registrata dall’economia dell’Eurozona nel primo trimestre (+0.5% rispetto al primo trimestre 2015, fonte: Eurostat, aprile 2016) è ancora minata dalla debolezza del sistema bancario e dall’inflazione che è tornata negativa, al punto che le nuove previsioni sembrano puntare ad una fase di ulteriore rallentamento. I segnali di maggiore vivacità di alcuni paesi, tra cui la Spagna, e la debolezza di altri, come la Germania, si riflettono solo in parte nell’andamento del mercato della distribuzione ICT che si è caratterizzato, come da attese del management, come un trimestre debole sotto il profilo dei ricavi e stressato sotto il profilo della marginalità di prodotto. In Europa, il fatturato dei distributori si è ridotto del -1% nel primo trimestre rispetto allo stesso periodo del 2015. La Spagna risulta essere il mercato più performante (+2% anno su anno) mentre la Germania è stabile e il Regno Unito è in leggera crescita (+1,3%). La Francia segna il risultato peggiore tra i paesi “top” con un -4% anno su anno e con eccezione della Svizzera e della Finlandia, praticamente tutti gli altri paesi girano in negativo (tra cui Polonia, Paesi Bassi, Danimarca, Portogallo, Norvegia). In questo contesto il mercato italiano è risultato poco meno che stabile (-0,1%). Tra i settori più colpiti dal rallentamento certamente la telefonia e l’intero segmento dei “PC-client”. Nel (Londra: 0E4Q.L - notizie) primo caso il fenomeno è perlopiù ascrivibile ad un ritardo nel lancio di alcuni prodotti di punta di vendor primari, inizialmente previsti per la prima parte dell’anno. Questo ritardo ha causato un rallentamento della domanda sui prodotti già esistenti causando una flessione delle vendite e conseguenti tensioni sui margini di prodotto collegati alla competizione di canale anche finalizzata a ridurre i livelli di scorte in attesa degli arrivi dei nuovi modelli. Sul fronte PC – desktop e notebook – le vendite non hanno raggiunto le aspettative dei fornitori generando una volta ancora fenomeni di “overstocking”, e successiva pressione sui prezzi, soprattutto in ambito consumer.

A conferma di quanto sopra, in Italia, paese nel quale Esprinet si posiziona al primo posto nel mercato, i distributori sono stati rallentati dall’andamento negativo della telefonia (-6,5%) e desktop (-6.6%). La quota di mercato del Gruppo non ha confermato i livelli record dell’ultima parte del 2015 ma è rimasta sulla media degli ultimi 2 anni, calando di circa 1%. In Spagna il mercato è cresciuto complessivamente del 2% spinto dal software (+11%) e dal segmento “data center” (+48%) che sta finalmente rafforzandosi. In negativo la telefonia che, al netto di Apple (NasdaqGS: AAPL - notizie) , fa segnare un -9,8% anno su anno. Esprinet Iberica tocca il suo massimo livello nel primo quarto, crescendo di quasi +3.5 punti percentuali rispetto allo stesso periodo del 2015, crescendo sia sul canale “retailer” che in quello dei piccoli-medi rivenditori di informatica. Le attese di un trimestre difficile per il mercato non potevano non riflettersi negativamente sull’andamento di un Gruppo leader in Italia e stabilmente incluso nei primi tre posti in Spagna. La pressione sui margini di prodotto registrata nel primo trimestre era in parte prevista in particolare nel segmento telefonia (Samsung, nello specifico) e nell’area consumabili, quest’ultima ritornata su livelli di redditività medio-normali dopo gli extra-profitti ottenuti nel primo trimestre del 2015 per effetto dei progressivi rialzi di prezzo decisi dai principali produttori a seguito della dinamica del tasso di cambio euro-dollaro.

La prospettiva del management sul 2016 vede una prima metà dell’anno sotto pressione e una seconda parte più favorevole, il tutto dovuto al dispiegarsi di alcune iniziative volte a migliorare la marginalità in particolare su alcune linee di prodotto quali ad esempio i prodotti a “valore”, ed al previsto atteggiamento più favorevole atteso da parte dei fornitori che si prevede possano tornare a sostenere il margine del canale una volta riassorbiti i fenomeni di “overstocking”. Si segnala in particolare che già nel primo trimestre la controllata Celly è tornata in utile operativo, rispetto al risultato negativo dello stesso periodo del 2015, a dimostrazione del fatto che le scelte operate nella seconda parte dello scorso anno si stanno rivelando corrette. Ora ci si attende un continuo miglioramento nel corso dei prossimi trimestri. Escludendo l’effetto delle acquisizioni di EDSLan e Vinzeo, il Gruppo si attende una crescita, sia pur modesta, sul fronte dei ricavi. La redditività sconta una caduta dei margini del primo trimestre particolarmente marcata e non permette ancora di garantire con adeguata confidenza il pieno raggiungimento dei target di crescita di redditività ipotizzati in sede di budget.

Le iniziative strategiche del Gruppo, basate sull’importanza della quota di mercato relativa, si sono tradotte nell’acquisizione completata nel segmento “valore” in Italia di EDSlan e nell’annunciata acquisizione di Vinzeo in Spagna (per la quale si attende il via libera dell’anti-trust). Quest’ultima operazione permetterà ad Esprinet di divenire il primo gruppo distributivo nel mercato iberico. Il nuovo volto e gli obiettivi di crescita del Gruppo, le sinergie derivanti dall’acquisizione spagnola, e il ruolo di protagonista nel continuo processo di consolidamento del mercato in Europa, saranno oggetto di un piano industriale che verrà reso pubblico nella seconda parte dell’anno.

Esprinet opera nella distribuzione “business-to-business” di informatica ed elettronica di consumo in Italia e Spagna, con circa 40.000 rivenditori clienti e oltre 600 brand in portafoglio. Il fatturato realizzato nel 2015, pari a € 2,7 miliardi posiziona il Gruppo al primo posto nel mercato italiano e tra i primi tre in quello spagnolo (quinto in Europa). Grazie ad un modello di vendita, unico nel settore, basato su internet (www.esprinet.com) Esprinet è particolarmente focalizzata nella distribuzione di tecnologia a rivenditori che servono la piccola-media impresa.

Autore: Pasquale Ferraro Per ulteriori notizie, analisi, interviste, visita il sito di Trend Online