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Euro, Bce delusa: non ha avvicinato economie Paesi fondatori

Il presidente della Bce Mario Draghi. REUTERS/Kai Pfaffenbach (Reuters)

FRANCOFORTE (Reuters) - Per la Banca centrale europea membri fondatori della zona euro si sono allontanati economicamente, un risultato "deludente" che va contro le premesse che una moneta unica avrebbe lentamente ridotto le divergenze. "I progressi verso una reale convergenza tra i 12 paesi che hanno formato la zona euro nei primi anni sono stati deludenti", osserva la Bce. Diversi paesi come Irlanda, Portogallo, Cipro e Grecia hanno ricevuto aiuti internazionali dall'inizio della crisi del debito e Atene è andata vicino a lasciare l'euro all'inizio del mese. "Ci sono alcune prove di divergenze tra i primi utilizzatori dell'euro, dato che negli ultimi 15 anni i paesi a basso reddito hanno mantenuto (Spagna e Portogallo) o anche aumentato(Grecia) il gap", scrive la Bce nel suo bollettino economico. "Inoltre l'Italia, inizialmente un paese a più alto reddito, ha registrato la peggiore performance, suggerendo una divergenza sostanziale dal gruppo high-income", aggiunge. Secondo la Bce, i primi utilizzatori hanno presto fermato gli sforzi per le riforme, cosicché le loro economie non hanno sostenuto la crescita produttiva, mentre l'effettiva mancanza di concorrenza ha contribuito a una sbagliata collocazione dei capitali. In più, il repentino calo dei tassi di interesse reali ha favorito una crescita esuberante del credito, spingendo la domanda e consolidando aspettative sbagliate sui futuri redditi. Dall'altro lato, gli utilizzatori ultimi come Estonia, Lettonia, Lituania e Slovacchia hanno registrato il più alto grado di convergenza tra i paesi Ue, sottolinea la Bce. Anche se non è stata tra i paesi fondatori della moneta unica, la Grecia è stata inclusa nel 2001 ed è tra le 12 nazioni che hanno iniziato ad usare l'euro nel 2002. Sul sito www.reuters.it le altre notizie Reuters in italiano. Le top news anche su www.twitter.com/reuters_italia