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Fallito negoziato tra Usa e Ue sul Ttip. Ma cos'è il Ttip?

Quell'accordo non s'ha da fare. Almeno per il momento. L'Europa, infatti, rifiuta di accettare le regole statunitensi sul trattato di libero scambio, trattato che evidenzia le differenze sempre più abissali tra il Nuovo e il Vecchio Continente.

Perchè il negoziato è fallito?

Stando infatti a quanto dichiarato dal ministro dell'Economia tedesco Sigmar Gabriel, i colloqui per giungere a un'intesa sarebbero di fatto falliti. A decidere per un No (momentaneo?) sarebbero stati più elementi. In primis la metamorfosi che si sta creando all'interno della stessa Ue con l'uscita di Londra in seguito al referendum del 23 giugno con il quale la popolazione ha decretato il divorzio dall'Europa. Ma a far propendere per questa scelta ci sarebbero anche le esigenze elettorali di entrambe le parti, in primis di un'Unione che per il prossimo anno vede in agenda più di un appuntamento con le elezioni di Francia e Germania in prima linea e il trattato di libero scambio è sempre stato un argomento difficile da gestire con l'opinione pubblica.

La "vendetta" politica

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Ma Washington non può certo dirsi immune dalla spada di Damocle di elezioni presidenziali che si presentano tra le più incerte degli ultimi anni: i due contendenti devono scontrarsi con le delusioni di un elettorato sempre più deluso e sempre più scettico nei confronti di un sistema politico che non sta risolvendo i problemi della popolazione e che, secondo alcuni, non sarebbe in grado di risolverli nemmeno nel prossimo futuro. Inoltre il rappresentante dei Repubblicani, il miliardario Donald Trump, si è detto da subito contrario ad ogni tipo di accordo internazionale che favorisse il libero scambio, preferendo, invece, la rinegoziazione di tutti gli accordi e una politica fortemente protezionista negli scambi commerciali. Anche per questo motivo i rappresentanti dei vari governi hanno preferito evitare di compromettersi con scelte che avrebbero poi pagato nel segreto delle urne. Allo stato attuale, le posizioni sono ancora troppo distanti per riuscire a raggiungere un accordo di massima entro la fine del 2016.

Cos'è il Ttip?

Il Ttip, ovvero il Parternariato transatlantico per il commercio e gli investimenti (Transatlantic Trade and Investment Partnership, TTIP) è un accordo generale che punta a creare una zona di libero scambio transatlantica (TransAtlantic Free Trade Area, TAFTA). La volontà di base sarebbe quella di riuscire a integrare i due mercati anche come sorta di difesa dalle ingerenze e dalle concorrenze dei mercati cosiddetti “Emergenti”. I vantaggi evidenziati dai fautori dell'accordo sarebbero diversi: prima di tutto un taglio sui dazi doganali, quindi un aumento dei posti di lavoro con conseguente potenziamento dell'economia stessa sia dell'Unione Europea che di quella statunitense. In secondo luogo si dovrebbe considerare anche il crollo dei prezzi per i consumatori avvantaggiati anche da una scelta più ampia.

I dubbi

Ma altrettanti sarebbero i rischi sottolineati dai critici: l'omologazione delle norme di scambio non andrebbe a vantaggio dei consumatori europei dal momento che le regole del Vecchio Continente, più rigide rispetto a quelle statunitensi soprattutto in materia alimentare. Inoltre molti dubbi solleva l'introduzione di due organismi tecnici che sarebbero al di sopra di un controllo da parte delle autorità e che avrebbero la possibilità, stando a quanto riferito dalle associazioni che si oppongono al trattato, di citare in tribunale gli stati in caso di introduzione di norme che ledono i loro interessi economici. In particolare ad essere criticati sono il meccanismo di protezione degli investimenti (Investor (Londra: 0NC5.L - notizie) -State Dispute Settlement – ISDS) e il Regulatory Cooperation Council, un organismo di esperti nominati dalla Commissione UE e del ministero USA competente che avrebbe potere di valutare impatti ambientali, e regole contrattuali e le norme di sicurezza adottate a livello nazionale, federale o europeo.

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