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FOMC Falco salva il dollaro, ma la pressione rimane

Il dollaro cede alcuni dei guadagni di lunedì nei primi scambi commerciali mentre la BoJ cambia politica. Con i dati sul lato più debole durante la sessione europea e americana, le chiacchiere falco del FOMC saranno fresche nelle menti dei mercati.

Questa mattina:

I dati economici rilasciati questa mattina dalla sessione asiatica includevano le approvazioni degli edifici di novembre dall’Australia e il monitor delle vendite al dettaglio BRC di dicembre della Gran Bretagna.

Le approvazioni degli edifici sono aumentate dell’11,7%, arrivando ben oltre il previsto ribasso dell’1,3%, dopo il calo dello 0,1% rivisto in ribasso di ottobre. I guadagni furono in gran parte attribuiti allo stato del Victoria e un continuo spostamento delle condizioni di vita dalle case private agli appartamenti, con l’urbanizzazione alla guida del settore abitativo.

Il dollaro australiano è passato da 0,7844$ a 0,78514$ dopo il rilascio dei dati, anche se le prospettive generali per il settore immobiliare continuano ad essere più deboli, in seguito a un inasprimento delle condizioni del credito lo scorso anno.

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Per quanto riguarda le prime statistiche della Gran Bretagna, l’indicatore delle vendite al dettaglio ha continuato a sconcertare, con vendite al dettaglio su livelli positivi nonostante la crescita dei salari medi, il debito delle famiglie e l’inflazione che si collocavano al di sopra del 3%. A causa della tempistica dei dati, la sterlina ha mostrato scarsa risposta ai rapporti, con i dati sulle vendite al dettaglio governative che avranno la maggiore influenza.

Mentre le statistiche erano positive, la più grande novità del mattino è stata la decisione della BoJ di ridurre la dimensione dei suoi acquisti obbligazionari per le scadenze a medio termine del 5% a 190 miliardi di ¥. Si è parlato di dissenso nell’ultimo incontro della BoJ e l’ultima mossa è il primo segno di un possibile cambiamento di politica.

Al momento della stesura, lo yen era in rialzo dello 0,39% a 112,65 ¥ contro il dollaro, con i guadagni derivanti dal cambio di politica, mentre il dollaro australiano è salito dello 0,18% a 0,7856, invertendo gran parte delle perdite di lunedì.

Nei mercati azionari, i guadagni dello Yen non sono riusciti a soffocare il Nikkei, che ha chiuso la giornata in rialzo dello 0,55%, con l’ASX300 che ha visto solo un rialzo dello 0,09%, mentre l’Hang Seng e il CSI300 hanno guadagnato rispettivamente lo 0,28% e lo 0,57%.

Per il resto della giornata:

I dati economici dell’Eurozona di questa mattina includono il rapporto sul commercio di novembre e i dati sulla produzione industriale dalla Germania, insieme ai numeri di disoccupazione dell’Eurozona.

A seguito di un inaspettato calo degli ordini di fabbrica tedeschi, i mercati si apetteranno sicuramente di essere impressionati dalla produzione industriale e dai dati commerciali. La sensibilità ai dati economici della Germania aumenterà questa settimana mentre Merkel cerca di chiudere i colloqui della coalizione.

I dati sulla disoccupazione dell’Eurozona saranno probabilmente in secondo piano rispetto ai dati di questa mattina dalla Germania, che si prevede siano positivi per l’euro.

Nel momento in cui scrivo, l’EUR è in ribasso dello 0,04% a 1,1962$, con la chiusura dell’EUR di lunedì al di sotto di 1,2$ per la prima volta dal 28 dicembre.

Per la Sterlina, i dati sulle vendite al dettaglio di questa mattina avrebbero fornito un certo supporto e, senza statistiche rilevanti in programma questa mattina, è improbabile possa essere influenzata in vista dei dati chiave in programma per domani.

Al momento della stesura, la sterlina era in rialzo dello 0,05% a 1,3575$, con i mercati in cerca di progressi sulla Brexit, con la Gran Bretagna che ha meno di un anno per chiudere i negoziati.

Oltreoceano, i dati economici degli Stati Uniti sono limitati alle aperture di lavoro JOLT di novembre che saranno di un certo interesse per i mercati, dopo i dati sulle buste paga non agricole più deboli del previsto della scorsa settimana.

Il recente rialzo del dollaro dovuto ad un commento falco dei membri del FOMC, con i membri votanti Mester e Williams che hanno parlato del numero di aumenti dei tassi.

Mentre Williams ha parlato di 3 aumenti, in linea con la proiezione media rilasciata dal FOMC a dicembre, il più falco Mester ha parlato di un ulteriore possibile rialzo ovvero il 4° , che è certamente molto più aggressivo di quanto molti prevedevano.

Al momento della scrittura, il Dollar Spot Index era in ribasso dello 0,07% a 92,29, con il presidente degli Stati Uniti Trump che è stato intervistato dal consulente speciale Robert Mueller, e questo dovrà essere preso in considerazione.

This article was originally posted on FX Empire

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