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Ftse Mib positivo ma pericolo Pil negativo nel terzo trimestre

I mercati si pongono in modalità attendista in vista dell'appuntamento più vicino quello di Jackson Hole, lo stesso che, a conti fatti, al momento è quello che potrebbe dare qualche informazione più chiara sulla volontà di azione della Federal Reserve.

La situazione sui mercati

Sempre che ciò accada dal momento che l'unica certezza è che la banca centrale statunitense voglia mantenersi aperte tutte le porte in modo da rendere i mercati non dipendenti dalle sue parole. La storia recente ha insegnato più di una volta che non conviene creare troppe aspettative sul fronte delle strategie delle banche centrali, il rischio di delusione è troppo alto e la volatilità e la fragilità dei mercati di questo periodo è troppo alta per poter correre un rischio simile.

Intorno alle 13 la fotografia di Piazza Affari forniva un +0,83% con acquisti che riguardavano, oltre ai bancari, anche Mediaset (Londra: 0NE1.L - notizie) al centro della battaglia con Vivendi (Londra: 0IIF.L - notizie) ma anche degli appetiti di Sky (Francoforte: 893517 - notizie) , Liberty Media, Phoenix e LeTv tutti interessati al pacchetto Premium dopo il forfait della società d'oltralpe. Il resto d'Europa vedeva il Dax di Francoforte a 0,5% e il Cac40 di Parigi a 0,67% mentre l'unica eccezione negativa era rappresentata da Londra con il Ftse 100 a -0,15%.

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Il report shock di Merrill Lynch

Ma l'apparente tranquillità è in realtà una facciata che non ha convinto gli analisti di Merrill Lynch i quali hanno elaborato una previsione estremamente drastica per il Bel Paese e la sua economia: il terzo trimestre potrebbe vedere un Pil negativo per Roma. Per la precisione, negativo dello 0,1%. Le paure derivano da una situazione tutta interna e ormai non più attribuibile allo shock della Brexit. La domanda e al debolezza della produzione industriale sono un campanello d'allarme che sta suonando da tempo con numeri che risultano negativi già dall'inizio dell'anno senza alcun cambiamento convincente da un trimestre all'altro, trend che potrebbe perciò facilmente far scivolare il Pil in territorio negativo per la fine di settembre.

Merrill Lynch, sottolinea come alcuni fattori determinanti (ordini all'industria, import-export oltre all'andamento delle costruzioni) denotano una continua debolezza compensata solo da alcuni indicatori di sentiment (servizi e imprese). Come mai questo scollamento? Secondo l'analisi di Merrill Lynch la discrepanza deriverebbe semplicemente da un fattore al limite dell'autoconvincimento, una sorta di “shock ottimistico”, come viene definito, derivante dalla presenza delle azioni della Bce (Toronto: BCE.TO - notizie) e di una politica monetaria accomodante diffusa a livello internazionale, unita anche a quello che, più in passato che nel presente, è stato visto come un possibile vento di innovazione politica, vento che, allo stato attuale, si è a sua volta indebolito con la popolarità sempre più in declino dell'attuale governo di Matteo Renzi. Facile, perciò, vedere nel referendum sulla riforma costituzionale di inizio autuno, un elemento di destabilizzazione, anche se recentemente lo stesso Renzi ha confermato che, a prescindere dal risultato della consultazione, le prossime elezioni si terranno come previsto nel 2018. A questo si aggiunga anche la perdita di fiducia nei confronti del settore bancario e la tempesta che si è avuta su tutto il credito italiano.

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