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G7, Italia vuole discutere di Africa, ma pesano altre crisi

G7, Italia vuole discutere di Africa, ma pesano altre crisi. REUTERS/Jonathan Ernst (Reuters)

ROMA (Reuters) - Nel corso del vertice del G7 di Taormina, che inizierà venerdì, a nessuna imbarcazione per il soccorso dei migranti sarà consentito di fare approdo in Sicilia. Le autorità hanno infatti disposto, per ragioni di sicurezza, che i migranti in arrivo dall'Africa attraverso il Mediterraneo siano trasportati direttamente sul Continente. Ma la scelta di Taormina per la riunione dei capi di Stato e di governo delle sette economie più avanzate del mondo è stata fatta proprio per chiedere attenzione sulla crisi migratoria e sulle modalità per sviluppare l'economia dell'Africa e arrestare l'ondata dei migranti. "L'Africa è molto importante per noi. Infatti è forse il focus della nostra presidenza del G7", ha detto a Reuters Raffaele Trombetta, lo "sherpa" italiano che ha coordinato i negoziati sull'agenda del G7 coi suoi omologhi di Stati Uniti, Giappone, Germania, Gran Bretagna, Francia e Canada. "Non vogliamo soltanto parlare di crisi, come le migrazioni e la fame, ma anche promuovere l'innovazione in Africa e vedere cosa si può fare per contribuire". Ma diverse altre crisi sono destinate a rubare la scena del vertice, a cominciare dall'attentato di lunedì a Manchester che ha provocato 22 morti ed è stato compiuto da un giovane britannico di origine libica. Il conflitto in Siria, che dura da sei anni, e le ambizioni nucleari della Corea del Nord sono altre questioni calde. Anche le possibili divergenze sul cambiamento climatico e sul libero commercio potrebbero gettare un'ombra sul vertice. Il presidente Usa Donald Trump sarà oggetto di pressioni per sostenere il trattato di Parigi del 2015 per la riduzione delle emissioni di gas a effetto serra e per ridurre la tendenza protezionistica in tema di commercio internazionale. I diplomatici dicono che non c'è stato alcun accordo su questi temi prima del vertice, dunque i leader potrebbero cercare un'intesa tra loro. Un diplomatico europeo dice che, se Trump rifiutasse di sostenere l'accordo di Parigi, le altre nazioni del G7 potrebbero firmare una dichiarazione distinta. MATRICOLE E VETERANI Trump sarà uno dei quattro nuovi leader che faranno la loro prima apparizione al G7, insieme al nuovo presidente francese Emmanuel Macron, alla premier britannica Theresa May e allo stesso presidente del Consiglio Paolo Gentiloni. Si tratterà invece del secondo vertice per il premier canadese Justin Trudeau, del sesto per quello giapponese Shinzo Abe e del dodicesimo per la cancelliera tedesca Angela Merkel. "Ci saranno molti nuovi leader. Sarà un'eccellente opportunità per loro di conoscersi e, si spera, di tenere un vertice disteso", ha detto Trombetta. Una cosa che cambierà rispetto al passato sarà il comunicato finale, che sarà molto conciso, meno di dieci pagine rispetto alle 30 dell'anno scorso. Sottolineando l'importanza dell'Africa, sabato mattina i leader di Tunisia, Niger, Nigeria, Etiopia e Kenya si uniranno alla discussione. L'Italia sperava di utilizzare il vertice per lanciare un progetto da diversi miliardi di euro per promuovere la sicurezza alimentare, ma né gli Usa né il Giappone lo hanno sostenuto, dunque lo schema originario è stato ridotto. L'Italia è comunque determinata a incoraggiare un piano per sostenere i giovani imprenditori africani, rafforzando così l'economia del continente e limitando l'emigrazione verso l'Europa. (Crispian Balmer) Sul sito it.reuters.com le notizie Reuters in italiano. Le top news anche su www.twitter.com/reuters_italia