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Greggio, prezzi stabili, ma verso flessione a livello settimanale

Pompe petrolifere presso un campo petrolifero a Los Angeles, California

LONDRA (Reuters) - I prezzi del petrolio sono sostanzialmente stabili, ma indirizzati verso un calo settimanale sui timori di forti aumenti dei tassi di interesse che potrebbero frenare la crescita economica globale e la domanda di carburante.

Intorno alle 11,50 italiane i futures sul Brent guadagnano 11 centesimi, o lo 0,12%, a 90,95 dollari il barile, anche se perdono l'1,9% su base settimanale.

I futures del greggio Usa scambiano in rialzo di 7 centesimi, o dello 0,1%, scambiando a 85,05 dollari il barile, con un calo dell'1,8% questa settimana.

Entrambi i benchmark si avviano verso la terza settimana consecutiva in rosso, in parte a causa della forza del dollaro americano, che rende il petrolio più costoso per gli acquirenti esteri. Il biglietto verde si mantiene vicino ai massimi della scorsa settimana, sopra 110.

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Gli investitori si stanno preparando a un aumento dei tassi d'interesse statunitensi, con il mercato scosso anche dalle stime Iea di una crescita quasi nulla della domanda di petrolio nel quarto trimestre a causa dell'indebolimento della domanda in Cina.

Alcuni analisti sottolineano che il sentiment ha risentito dei commenti del Dipartimento dell'Energia degli Stati Uniti, secondo cui è improbabile riempire la Strategic Petroleum Reserve fino a dopo l'anno finanziario 2023.

I prezzi del petrolio potrebbero essere sostenuti nel quarto trimestre anche da possibili tagli alla produzione Opec+, che saranno discussi nella riunione di ottobre del gruppo, nell'ambito della crisi energetica europea causata dall'incertezza sulle forniture di petrolio e gas dalla Russia.

(Tradotto da Enrico Sciacovelli, editing Sabina Suzzi)