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I motivi per cui Piazza Affari continua ad essere ottimista

Alle 13 i mercati europei confermavano il trend di generico ottimismo che sta caratterizzando quest'ultimo scorcio estivo. Piazza Affari registravaun vantaggio dello 0,9% arrivando a 21.515 punti mentre il Dax sfiorava il +0,55%, il Cac40 arrivava a 01,08% e il Ftse100 a +0,84%.

L'Italia conviene?

Il cambio euro/dollaro ha raggiunto la punta di 1,16 sulla scia dei timori di un'agenda Trump molto più difficile da realizzarsi del previsto , le banche centrali aumentano la confusione facendo intendere mosse che, per adesso, non possono essere ufficializzate. In tutto questo i mercati europei restano in un limbo di debolezza estiva mentre quelli statunitense tendono a ritoccare i massimi storici. Qualche speranza in più, però, viene alimentata per Piazza Affari anche sulla scia degli ultimi dati pubblicati oggi. Il fatturato dell'industria italiana di maggio ha visto un aumento rispetto ad aprile pari a +1,5% con un saldo annuo di+7,6%; per quanto riguarda gli ordinativi si festeggia un +4,3% sul mese e +13,7% (in termini grezzi) rispetto allo stesso periodo del 2016. Buone notizie che si vanno ad aggiungere a quanto già decretato dalla stampa internazionale.

Recentemente, infatti, il gruppo MarketWatch ha sottolineato come la borsa italiana in questo momento sia particolarmente conveniente e sotto diversi punti di vista. In primis per il fatto che è relativamente a buon mercato, ancora di più viste l e prospettive di crescita sull'Eurozona in generale e sull'Italia in particolare. Quest'ultimo punto è stato rafforzato non solo dalle previsioni di crescita di Bankitalia che fa arrivare all'1,4% il Pil per il 2017 ma anche, recentemente, dalle stime del FMI che giudica il prodotto interno lordo italiano degno di un +1,3% per la fine dell'anno, ovvero lo 0,5% in più rispetto a quanto previsto solo ad aprile.

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I vantaggi dalla Bce (Toronto: BCE-PRA.TO - notizie)

A dare una mano, secondo l'organizzazione di Christine Lagarde, è stato il calo del rischio politico, nonostante si sia parlato nel recente passato, di elezioni anticipate. A dare una mano a Roma sarebbe anche un miglioramento della crescita, a differenza di quanto, sempre stando alle affermazioni del FMI, dovrebbe avvenire per Londra, alle prese con un'incognita Brexit, potenziata anche dalle difficoltà del governo inglese di gestirla. Inutile dire che il QE della BCE ha rivestito il ruolo, per l'Italia, di comodo bastone sul quale appoggiarsi: grazie al calo dei rendimenti e ai tassi di interesse mantenuti al minimo storico per mesi, il problema ancestrale del Belpaese, ovvero quello del debito pubblico, ha diminuito la sua prorompente forza rientrando tra le variabili della gestibilità, per quanto estrema ed ancora incerta, ma senza dubbio meno virulenta rispetto a quella che si sarebbe manifestata all'interno di un panorama finanziario caratterizzato da condizioni monetarie standard. Inoltre l'intero sistema di credito italiano viene visto come più stabile dopo il salvataggio delle due banche venete, la stabilizzazione della situazione di MPS (BSE: MPSLTD.BO - notizie) e la promozione degli istituti tricolori dopo gli stress test.

Le prospettive

Guardando invece alla situazione europea non c'è da dimenticare il punto interrogativo che grava proprio sul QE della Bce: a settembre, a parte clamorose sorprese, Angela Merkel dovrebbe essere confermata alal guida del governo tedesco e quindi la pressione sulle politiche di stimolo arrivate da Francoforte potrebbe essere aumentata. Berlino, infatti, chiede da tempo che le condizioni finanziarie extra accomodanti vengano cancellate: troppe le ripercussioni negative sui risparmiatori tedeschi a dispetto dei pochi vantaggi per l'economia teutonica. Con tutte le conseguenze del caso, in particolare per la zona periferica dell'Europa e in particolare per l'Italia che vedrebbe a rischio la sua ripresa, anche perchè e previsioni Def si basano su presupposti che vedono tra le altre cose, anche su un cambio eur/dollaro a 1,060.

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