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Ikea prova a ripulire i fiumi dai rifiuti con le sue piccole barchette

Le barchette di Ikea per ripulire i fiumi (foto: Ikea)
Le barchette di Ikea per ripulire i fiumi (foto: Ikea)

Sarà anche un’iniziativa commerciale per lanciare un nuovo negozio, quella delle barchette ripulitrici di Ikea, ma se al fianco della promozione c’è un messaggio positivo, allora se ne può parlare con maggiore leggerezza.

Il noto marchio svedese, diventato leader globale nella vendita di mobili e oggetti per la casa grazie a una rete capillare di negozi dal linguaggio universale, ha lanciato la filiale londinese di Greenwich attraverso delle barchette in grado di ripulire il fiume Tamigi dai rifiuti soldi, principalmente di plastica.

La Good Ship Ikea, così l’hanno chiamata, è lunga 3 metri, pesa 70 kg e riesce a raccogliere 20 chili di detriti a ogni uscita nel fiume. Le barche sono telecomandate dalla riva e hanno due braccetti alle estremità inferiori, in grado di spostare i rifiuti all’interno del serbatoio di immagazzinaggio.

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Sebbene la quantità di rifiuti raccolta da un singolo viaggio sia risibile rispetto al grado di inquinamento delle acque dei fiumi (il Tamigi è uno dei meno puliti in Europa), questa soluzione ingegnosa potrebbe essere riprodotta in larga scala – a patto che alle sue spalle ci sia un progetto serio di riciclaggio e di stoccaggio (opere delle quali Ikea non ha parlato, se non brevemente: si sa solo che la spazzatura raccolta nelle prime giornate dopo l’apertura verrà usata per realizzare una scultura da lasciare nella hall del negozio di Greenwich).

Il negozio di Greenwich dovrebbe essere, secondo i calcoli di Ikea, il negozio più ecosostenibile del Regno Unito. Le barchette create per la promozione non saranno usate da Ikea ancora a lungo: alla fine andranno nelle mani di Hubbub, un’associazione che si occupa di informare i cittadini sull’inquinamento nei corsi d’acqua presenti a Londra.

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