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“Il parmigiano come il fumo”, l’assurda crociata dell’Oms contro il Made in Italy

Il Parmigiano-Reggiano nel mirino dell’Oms (Getty)
Il Parmigiano-Reggiano nel mirino dell’Oms (Getty)

Il Parmigiano-Reggiano fa male come una sigaretta. Un’eresia. Tanto quanto leggere sulla forma, attaccata magari a una targhetta: “Il formaggio rende diabetici”. Oppure: “Il Parmigiano-Reggiano nuoce gravemente alla salute”.

La crociata dell’Oms

Sembra assurdo ma potrebbe davvero finire così. L’Oms, l’organizzazione mondiale della sanità, ha messo nel mirino le malattie non trasmissibili ma letali, come il diabete, il cancro e l’infarto. Una crociata per far diminuire i decessi. Ogni anno il cancro si porta via quasi nove milioni di persone.

La risoluzione da votare

L’organizzazione dell’Onu si è fissata come limite il 2030, entro questa data vuole far diminuire di almeno un terzo le morti per malattie non trasmissibili. Il 27 settembre, all’Onu, si discuterà proprio di questo e si metterà ai voti una risoluzione che potrebbe paragonare il meglio dei prodotti dop italici ad alimenti pericolosi per la nostra salute. Pensare di parificare il prosciutto di Parma al catrame del fumo, pare davvero assurdo.

Il possibile danno d’immagine

Ammesso e non concesso che la risoluzione passi, l’ipotetico danno di immagine sarebbe grande. I produttori sono spaventati di perdere parte dei 41 miliardi euro annui, generati dall’export. Il ministro dell’Agricoltura, Gian Marco Centinaio, ha parlato di “pazzia pura” e ha promesso “una battaglia molto dura” per scongiurare l’eventualità.

La posizione del ministro dell’Agricoltura

C’è la volontà – ha commentato Centinaio in un’intervista a InBlu Radio – di ridimensionare i prodotti italiani. Siamo sotto attacco. Ma il nostro obiettivo è quello di far capire al mondo che l’enogastronomia italiana è di qualità. Non voglio assolutamente fare un passo indietro”. Anche perché, diciamolo chiaramente, paragonare l’olio extra d’oliva o il Grana Padano al junk food a stelle e strisce, oltre che incredibile, fa anche arrabbiare.

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