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La sedia a rotelle si rompe durante il volo: EasyJet obbligata a risarcire il disabile

E' successo durante il volo Napoli-Barcellona della compagnia low cost EasyJet: la sedie a rotelle, che il passeggero campano aveva consegnato al personale aereo prima del decollo, gli è stata riconsegnata, al termine del volo, completamente rotta e inutilizzabile, rovinando così la vacanza al diretto interessato.

Il giudice di pace ha quindi stabilito che la compagnia dovrà risarcire il disabile per un importo pari a 3.800 euro: una cifra superiore al mero danno patrimoniale e che esclude, peraltro, le spese processuali. Ma non è bastata la sanzione del giudice: l'associazione dei consumatori anche inviato anche un esposto all'Enac sperando in eventuali "provvedimenti sanzionatori contro EasyJet".

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Il volo risale allo scorso 7 marzo. Il passeggero non si aspettava neanche di dover lasciare la sedia a rotelle in stiva, ma si è dovuto attenere alle direttive del personale aereo, che gli aveva peraltro promesso che, arrivato a destinazione, avrebbe ricevuto indietro la sua carrozzina e sarebbe stato assistito. Non è stato così: dopo l'atterraggio a Barcellona, la sedia era a pezzi.

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“La prima cosa incredibile di questa vicenda è che la compagnia non ha accettato alcun nostro tentativo di risolvere in via bonaria la controversia, costringendoci a rivolgerci all'autorità giudiziaria” ha fatto sapere l’avvocato Teodorico Boniello, responsabile dell'Unione Nazionale di Capri, che ha assistito legalmente il passeggero.

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"La seconda, del tutto inaccettabile, è che Easyjet ha tentato di paragonare una sedia a rotelle ad un qualunque altro bagaglio, chiedendo di applicare i limiti massimi previsti dalla Convenzione di Montreal, come se per un disabile non fosse qualcosa di indispensabile e vitale. Per fortuna – ha concluso l'avvocato - il giudice ci ha dato ragione, ritenendo la sedia l'unico mezzo per i suoi spostamenti”.