Annuncio pubblicitario
Italia markets closed
  • Dow Jones

    38.897,81
    +45,54 (+0,12%)
     
  • Nasdaq

    16.334,77
    -14,47 (-0,09%)
     
  • Nikkei 225

    38.835,10
    +599,03 (+1,57%)
     
  • EUR/USD

    1,0757
    -0,0016 (-0,15%)
     
  • Bitcoin EUR

    58.703,35
    +167,43 (+0,29%)
     
  • CMC Crypto 200

    1.308,69
    -56,43 (-4,13%)
     
  • HANG SENG

    18.479,37
    -98,93 (-0,53%)
     
  • S&P 500

    5.187,33
    +6,59 (+0,13%)
     

La super batteria di Samsung: il telefono si carica in 12 minuti

L’idea è di Samsung che a Seoul, Corea del Sud, ha messo a punto la super batteria in grado di migliorare le sue capacità del 45 per cento. /REUTERS/Beawiharta
L’idea è di Samsung che a Seoul, Corea del Sud, ha messo a punto la super batteria in grado di migliorare le sue capacità del 45 per cento. /REUTERS/Beawiharta

di Fabrizio Arnhold

L’ansia che la batteria si scarichi è comune a tutti i possessori di smartphone. C’è qualcuno che ha persino definito la sindrome: “low battery anxiety”. Una sfera di grafene, il cosiddetto “materiale delle meraviglie”, potrebbe cambiare tutto e rendere possibile ciò che cinque miliardi di persone nel mondo, ossia i possessori di un telefonino, sognando da sempre: ricaricare la batteria in soli dodici minuti.

L’idea è di Samsung che a Seul, Corea del Sud, ha messo a punto la super batteria in grado di migliorare le sue capacità del 45 per cento e incrementare la velocità di ricarica di cinque volte rispetto a quanto ci impiega oggi. Il merito è di una sfera di grafene che andrà a migliorare resa e velocità di ricarica delle tradizionali batterie agli ioni di litio con cui sono realizzati generalmente gli smartphone.

ANNUNCIO PUBBLICITARIO

L’impegno dell’azienda sudcoreana è mirato a trovare nuove tecnologie in grado di far dimenticare il caso del Galaxy Note 7 dello scorso anno. Il ritiro del modello, infatti, dopo diversi episodi di autocombustione a causa delle batterie difettose, ha creato un danno di circa cinque miliardi di dollari. Da qui l’investimento in nuove tecnologie sfociato nella batteria che si ricarica in dodici minuti, contro una media di un’ora circa, di quelle agli ioni di litio.

Presto ricaricheremo il cellulare in un batter di ciglio? E’ ancora presto perché il problema, come sempre, sono i soldi. Il grafene è un materiale più sottile e leggero del carbonio, più resistente dell’acciaio ma per lavorarlo servono apparecchiature e tecnologie molto costose. Il grafene può arrivare a costare anche decine di migliaia di euro al grammo. Ipotizzare un suo utilizzo su larga scala, quindi, per adesso è ancora utopia.