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L’erba del vicino è sempre la più verde: ecco perché desideriamo la roba d’altri

L’erba del vicino è sempre la più verde (Getty)
L’erba del vicino è sempre la più verde (Getty)

Desiderare le cose che possiedono altri ha un fondamento scientifico. L’assunto vale sia per gli oggetti che per le persone. L’importante è che il qualcosa o qualcuno sia già di qualcun altro. Nel nostro cervello scatta il meccanismo che ci fa bramare di possedere la roba d’altri, validando la regola che vuole, da sempre, che l’erba del vicino sia sempre quella più verde.

Lo studio scientifico

Tutta colpa del desiderio imitativo. Lo abbiamo provato tutti, almeno una volta nella vita. Da bambini, non ci filavamo minimamente un giocattolo finché non lo sfoderava dalla cesta dei balocchi il nostro compagno di giochi. Da quel momento non c’era scampo: lo dovevamo avere anche noi. La causa è il “desiderio imitativo” che fa scattare il meccanismo. Lo studio condotto da Lebreton e il suo team, e pubblicato qualche tempo fa sul Journal of Neuroscience, descrive nel dettaglio come funziona la rincorsa a quello che non possediamo.

Il “sistema di valutazione”

Gli studiosi hanno esaminato le due aree cerebrali, ossia il sistema dei neuroni specchio, che si attivano quando si osserva un individuo eseguire un’azione, e quello definito “sistema di valutazione”, che utilizziamo quando dobbiamo stimare il valore di un elemento per regolare la nostra condotta. Dallo studio emerge che le due aree cerebrali sono collegate dal desiderio imitativo, agendo in contemporanea.

Oggetti ma anche persone

Il meccanismo del nostro cervello non lascia scampo: l’erba del vicino è sempre la più verde. Il desiderio imitativo, quindi, non solo crea e distrugge milioni di coppie al mondo – perché funziona anche per le persone e non solo per gli oggetti o i beni materiali – ma trasforma tutti in un gregge di pecore che si muovono all’unisono verso la stessa direzione.