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L'Europa sale ancora, ma Piazza Affari scende con i finanziari

Dopo due giornate consecutive di rialzi la piazza azionaria nipponica quest'oggi si è concessa una pausa, fermandosi a ridosso della parità. L'indice Nikkei 225 non ha beneficiato delle indicazioni positive arrivate da Wall Street dove ieri sono stati segnati nuovi record storici. Il listino nipponico ha terminato gli scambi in frazionale calo dello 0,01%, frenato dal netto recupero dello yen nei confronti del dollaro che viaggia al di sotto di quota 113,2.
La cautela è stata dettata anche dall'attesa per le minute del FOMC che saranno diffuse questa sera.

In positivo le Borse europee che dopo gli spunti rialzisti di ieri si muovono ancora lungo la via dei guadagni, pur avendo già frenato dai massimi intraday. Il Cac40 e il Dax30 salgono rispettivamente dello 0,29% e dello 0,2%, seguiti dal Dax30 che si accontenta di un progresso dello 0,12% dopo aver provato a spingersi oltre la soglia dei 12.000 punti, sui massimi da quasi due anni.

Sul fronte macro in Europa è stato diffuso il dato definitivo dell'indice dei prezzi al consumo che a gennaio ha mostrato una variazione negativa dello 0,8%, in linea con le attese e in frenata rispetto al rialzo dello 0,5% precedente. La versione "core" è salita dello 0,9% su base annuale, in linea con la lettura di dicembre e con il consensus.

Indicazioni positive sono arrivate dalla Germania dove a febbraio l'indice che misura la fiducia delle imprese si è attestato a 111 punti, in rialzo rispetto alla lettura precedente fermatasi a 109,8 punti. L'indicazione odierna ha superato le previsioni degli analisti che si erano preparati ad un calo a 109,7 punti.

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Non riesce a sintonizzarsi con le altre Borse europee Piazza Affari dove il Ftse Mib, dopo aver tentato di spingersi in avanti, si è mosso a passo di gambero, presentandosi ora poco al di sotto dei 18.900 punti con un calo dello 0,71%.
Tra le blue chips spicca la brillante performance di STM (Shenzhen: 000892.SZ - notizie) che pur avendo già dimezzato i guadagni mantiene un progresso del 3%, spinto in avanti dalla promozione di Barclays (Londra: BARC.L - notizie) che ha migliorato il giudizio sul titolo da "equalweight" a "overweight", con un prezzo obiettivo alzato da 9,3 a 16,5 euro, mentre Equita ha ribadito il rating "buy", con un target price che sale da 14 a 15,2 euro.

Spunti positivi nel lusso con Luxottica (Milano: LUX.MI - notizie) in ascesa dell'1,23%, seguito da Salvatore Ferragamo (Londra: 0P52.L - notizie) e YNap che guadagnano lo 0,68% e lo 0,39%, mentre Moncler si accontenta di un frazionale progresso dello 0,17%.

In positivo Ferrari (Xetra: 30092157.DE - notizie) ed Fca entrambi con un vantaggio dello 0,4%, mentre le vendite colpiscono i titoli del risparmio gestito con Banca Mediolanum che affonda di quasi il 4% complice la cautela manifestata dall'AD Massimo Doris sulle prospettive per il 2018.
Ancora peggio Azimut (Milano: AZM.MI - notizie) che lascia sul parterre il 4,55%, mentre si difende meglio FinecoBank (MDD: FBK.MDD - notizie) con un rosso dello 0,85%.

Vendite sui bancari con Banco BPM in caduta del 4,5%, seguito da Unicredit (EUREX: DE000A163206.EX - notizie) e Mediobanca (Milano: MB.MI - notizie) che flettono dell'1,9% e dell'1,65%, mentre Bper Banca e Ubi Banca (Amsterdam: UF8.AS - notizie) perdono l'1,35% e l'1,25%, diversamente da Intesa Sanpaolo (Amsterdam: IO6.AS - notizie) che limita i anni allo 0,74%.

Sul fronte macro Usa oggi sarà reso noto l'indice settimanale relativo alle richieste di mutui ipotecari, ma ancor più rilevante sarà l'aggiornamento delle vendite di case esistenti che a gennaio dovrebbero salire da 5,49 a 5,55 milioni di unità.
Da segnalare un discorso di Jerome Powell, membro della Fed e due ore prima della chiusura di Wall Street saranno diffuse le minutes del FOMC, ossia i verbali dell'ultima riunione di politica monetaria tenutasi lo scorso 1 febbraio.

Prima dell'avvio degli scambi a Wall Street Toll Brothers presenterà i risultati degli ultimi tre mesi, dai quali ci si attende un utile per azione pari a 0,36 dollari, mentre a mercati chiusi si guarderà ai conti di Tesla Motors (Francoforte: TL0.F - notizie) per i quali si prevede una perdita per azione di 0,43 dollari.

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