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Manovra, scatta la "multa del bancomat”: 30 euro per chi non accetta i pagamenti con il pos

Il governo è sempre più intenzionato ad aumentare la lotta al contante, spingendo sull’uso di carte di credito e bancomat. (Getty)
Il governo è sempre più intenzionato ad aumentare la lotta al contante, spingendo sull’uso di carte di credito e bancomat. (Getty)

Nella prossima Legge di Bilancio ci sarà la norma che prevede, a partire dal prossimo gennaio, una sanzione da 30 euro ogni volta che un esercente non accetterà un pagamento tramite bancomat o carta di credito. Il provvedimento era già stato inserito nella legge di Stabilità del 2016 e adesso diventerà operativo.

Il governo è sempre più intenzionato ad aumentare la lotta al contante, spingendo sull’uso di carte di credito e bancomat anche per i piccoli acquisti. I negozianti che da gennaio non accetteranno il pagamento, anche al di sotto dei 5 euro, con carte rischiano una multa da 30 euro. “Lo scopo è inserire questa norma in un contesto più ampio per spingere tutto il sistema ad un deciso spostamento verso i pagamenti elettronici in Italia”, ha spiegato al Messaggero il viceministro dell’Economia, Luigi Casero. La moneta elettronica è tracciabile e consente al Fisco di sapere esattamente quanto incassa un esercente e quanto spende un privato cittadino. Il vantaggio per beccare chi elude le imposte è chiaro.

Il problema è l’aumento di prezzi. Se i commercianti saranno obbligati a dotarsi di pos, dovranno sostenere spese per circa 1.700 euro annui. Costi che saranno sistematicamente scaricati sui cittadini con un ritocco dei prezzi. Il governo per rendere più funzionale la norma sta pensando ad un piccolo sgravio fiscale per chi usa le carte di pagamento, mentre per invogliare i commercianti a dotarsi dei pos è stato varato un decreto legislativo dei ministeri dell’Economia e dello sviluppo che fissa le commissioni massime sui pagamenti elettronici allo 0,2% del valore della transazione per i bancomat e allo 0,3% per le carte di credito, come tra l’altro previsto da una direttiva Ue del 2005.

I pagamenti elettronici negli ultimi anni sono in aumento. Dai 54 miliardi del 2014 agli oltre 62 miliardi dello scorso anno, secondo i dati di Bankitalia.