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Mediaset: broker cauti dopo la Brexit. Rivista la valutazione

L'andamento negativo registrato anche oggi da Piazza Affari questa volta non ha risparmiato Mediaset (Londra: 0NE1.L - notizie) che ieri era riuscito a muoversi in controtendenza rispetto al Ftse Mib, chiudendo gli scambi con un progresso di quasi due punti percentuali. Quest'oggi il titolo ha ceduto il passo alle vendite, terminando le contrattazioni sul filo dei 3 euro e precisamente a 3,002 euro, con un calo del 3,53% e circa 5,5 milioni di azioni scambiate, al di sotto della media giornaliera degli ultimi tre mesi pari a circa 6,6 milioni di pezzi.

Le indicazioni fornite dall'Ad Berlusconi

Mediaset non è riuscito a trovare sostegno anche oggi nelle dichiarazione rilasciate ieri dal CEO del gruppo in occasione della presentazione dei nuovi palinsesti per il prossimo autunno.
PierSilvio Berlusconi ha affermato di vedere una raccolta pubblicitaria nella prima metà di quest'anno vicinissima al +4% e oltre il +2% sull'intero 2016, rispetto alla previsione di Equita SIM e del consensus che parla di un rialzo del 3%. Le indicazioni sull'intero anno implicano un andamento flat nel secondo semestre.

Il manager ha definito possibile un incremento del dividendo rispetto agli 0,02 euro dello scorso anno, aggiungendo che il gruppo si sta guardando in giro sulla televisione free per canali da creare o acquistare in Francia, Germania oRegno Unito, anche se andrà valutato l’impatto della Brexit.

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Per quanto riguarda Mediaset Premium, il closing è atteso per fine settembre al massimo dopo l’ok dell’Antitrust e la divisione si ritroverà con una cassa di circa 120 milioni di euro al closing, segnalando che al momento sta performando in linea con i piani che prevedono il break even al terzo anno.

Equita SIM resta bullish su Mediaset

Per gli analisti di Equita SIM nel complesso le indicazioni fornite ieri dall'AD di Mediaset sono coerenti con le nostre attese, confermando così la view positiva sul titolo che resta da acquistare con un prezzo obiettivo a 4,2 euro.

Più caute altre banche d'affari

Più cauta la view di altre banche d'affari a partire da Exane che mantiene invariato il rating "neutral", con un target price ritoccato leggermente al ribasso da 3,4 a 3,3 euro. Il broker ha rivisto le stime sull'intero comparto per tenere conto dell'effetto Brexit sui cambi e di attese più alte sulla pubblicità in Spagna.
Gli analisti credono che Mediaset offra una buona opportunità per puntare sulla ripresa in Europa, ma la mancanza di visibilità sulla pay-tv e i multipli alti a cui scambia il titolo giustificano la cautela sullo stesso.

Non si sbilanciano neanche i colleghi di Barclays (Londra: BARC.L - notizie) che su Mediaset hanno una raccomandazione "equalweight" e un fair value ridotto da 3,4 a 3,1 euro. Anche in questo caso gli analisti hanno aggiornato le stime sul comparto media a livello europeo dopo l'esito del referendum sulla Brexit per tenere conto dei movimento del cambio e delle previsioni macro inferiori.

Anche per questi motivi gli analisti di Barclays hanno deciso di tagliare le stime sull'utile per azione 2017 da 0,18 a 0,16 euro, modificando di conseguenza la valutazione del titolo.

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