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Il mercato ha ancora forza: gli storni non devono far paura

Di (KSE: 003160.KS - notizie) seguito riportiamo l'intervista realizzata ad Antonello Marceddu, trader di Tag Group, al quale abbiamo rivolto alcune domande sui principali indici azionari, con una particolare attenzione rivolta a Piazza Affari.

L'indice Ftse Mib ha raggiunto l'area dei 21.500/21.600 da lei segnalata come target la scorsa settimana. A questo punto quale evoluzione è possibile a Piazza Affari?

Nella seduta di martedì l'indice Ftse Mib ha disegnato una candela di estrema indecisione, perchè graficamente è una doji ed è un tipo di candela che non offre molto spazio ad ipotesi rialziste. In particolare si tratta di una gravestone doji, ossia pietra tombale, e già il nome la dice tutta.
Non credo però che questa candela possa avere una grande valenza, anche se di fatto si presenta in corrispondenza di un top di periodo, ma qualche peso lo avrà.

Il massimo raggiunto dal Ftse Mib martedì scorso a ridosso dei 21.660/21.670 punti è sicuramente un livello chiave perchè rappresenta una zona di resistenza e ora resta da vedere se il mercato avrà la forza per spingersi ancora in avanti.

Diverso il discorso per il Dax30 e l'Eurostoxx50 che hanno già superato i massimi assoluti e se la mia tesi del riallineamento a livello grafico dei vari indici, in questo caso europei, è valida, posso pensare che il Ftse Mib, che avrebbe dovuto avere una maggiore rincorsa per un consolidamento in area 22.500/22.800, potrebbe anche spingersi verso tale soglia.

Il tutto sarà da verificare e per il momento credo che il nostro mercato abbia ancora un po' di forza, per cui la view resta positiva. Certo la seduta di martedì, che non è stata neanche molto volatile, potrebbe favorire un consolidamento sui livelli attuali.

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Il mercato dovrà capire e accettare che l'area dei 21.500 punti dovrà diventare lo zoccolo duro capace di impedire la discesa dei corsi e se così sarà dovremmo vedere un Ftse Mib ancora più attivo al rialzo. In tal caso le quotazioni andranno a superare l'area dei 21.700 punti, per poi proseguire lungo la via dei guadagni.

Al momento è probabile una pausa che sarebbe ristoratrice e non vedo per ora negatività sul Ftse Mib, forte del fatto che dovrà percorrere la strada che altri indici hanno già fatto. Mi preme sottolineare che si tratta di una salita inerziale legata al fatto che gli altri listini hanno già guadagnato terreno e quindi anche il nostro Ftse Mib dovrebbe proseguire al rialzo.

La fase di consolidamento di cui parlavo prima non dovrebbe spingere le quotazioni molto in basso e ritengo che l'area dei 21.200/21.300 potrebbe essere un supporto per un ritracciamento di brevissimo periodo, senza escludere un test di area 21.000 che come dovrebbe rilanciare al rialzo il Ftse Mib.

Sul fronte valutario come interpreta il recente andamento del dollaro-yen? Quali sono le sue previsioni nel breve?

In una delle ultime interviste avevo affermato che il dollaro-yen si sarebbe potuto apprezzare fino all'area dei 115 al superamento di quota 110. Ritengo che sia in atto una fase di accumulazione e fino a quando le Borse proseguiranno al rialzo, anche il dollaro-yen dovrebbe muoversi nella stessa direzione. Oltre quota 114 mi aspetto in primis un allungo a 115,12, prima area di resistenza molto interessante raggiungibile facilmente.

Il petrolio sta provando a rimbalzare dopo le flessioni accusate di recente. Il ribasso si può considerare concluso?

Il petrolio sta risalendo la china sulla scia delle indicazioni fornite ieri dal Dipartimento dell'energia Usa, da cui è emerso un pesante crollo delle scorte strategiche nell'ultima settimana. Questo sta ridando fiato alle quotazioni dell'oro nero che a mio avviso non dovrebbero spingersi molto oltre la soglia dei 48 dollari al barile.

Ritengo che i prezzi attuali esprimano un valore corretto per il petrolio alla luce dei dati macroeconomici che non stanno splendendo come sperato. Non mi aspetto per il momento un ritorno dell'oro nero verso i 53-54 dollari che abbiamo visto non molto tempo fa.
Al contempo non prevedo particolari ribassi dai livelli attuali che a mio avviso rappresentano il fair value del petrolio.

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