Milano, la pioggia non ferma le Sardine: in migliaia in piazza Duomo
Sono 25mila, secondo una stima degli organizzatori, le persone che si sono ritrovate dalle 17 alle 19, in piazza Duomo a Milano, per la manifestazione delle Sardine. Sul palco ha preso la parola anche Mattia Sartori uno dei fondatori del movimento, che ha precisato: "il nostro pensiero non è manipolato. Non c'è nessuno dietro di noi nonostante ogni giorno qualcuno cerchi di dividerci, ma noi in risposta saremo ancora di più nelle piazze".
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Poi ha lanciato un messaggio alla politica: "si deve dialogare con la politica ma non con chi ha disintegrato il tessuto sociale per una manciata di voti. Basta strumentalizzare gli ultimi per una manciata di voti, basta fare politica sulla pelle dei più deboli".
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La piazza scelta inizialmente era quella dei Mercanti ma, a mezz'ora dalla manifestazione, è arrivata la decisione di spostarsi in piazza Duomo, visti i numeri che hanno superato di gran lunga le aspettative.
Le Sardine “nuotano” a Milano, in una domenica piovosa e grigia. Migliaia di ombrelli, con lo slogan che ricalca quello delle manifestazioni che, in queste settimane, stanno riempiendo piazze da Nord a Sud: "Milano non si lega". In piazza si è visto anche Roberto Saviano.
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Gli organizzatori hanno invitato i manifestanti a "portare una scatola di sardine, oppure di qualsiasi altro alimento, purché in lattina e con una scadenza a lungo termine. Con un piccolo gesto aiuteremo chi in questo momento è in difficoltà. Sarà il nostro abbraccio silenzioso, l'abbraccio di una città che vuole sentire tutti uniti accanto a chi è più vulnerabile, che non sono il degrado ma persone alle quali è successo qualcosa che potrebbe accadere a ciascuno di noi. Pane Quotidiano si occuperà della raccolta e della redistribuzione di quanto sarà raccolto domenica".
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Saviano: “Salvini? Inizia a preoccuparsi tantissimo”
"Questa piazza non si piega al leader o al leaderino di turno. Ci sono persone diverse, c'è un bel clima di sorrisi e di cordialità" - ha detto Roberto Saviano, durante il suo intervento in piazza Duomo - Questa è una piazza di ponte, non ha leader e chiede di rivedere la politica e di percorrere una strada diversa rispetto a quanto fatto finora. E’ una piazza di resistenza alla Lega".
"Salvini si sta preoccupando tantissimo perché finora era riuscito a gestire la situazione con i numeri e con i social che sono al sua artiglieria più pesante. Non credevo, ma sta iniziando a spaventarsi moltissimo, ed è un segnale positivo - ha commentato ancora Saviano - Prendere un caffè con Salvini? Non credo, lui non vorrebbe. Al massimo me lo avvelenerebbe".
"Io leader delle Sardine? Non lo so fare. In tanti si riconoscono nel mio lavoro, in quello che ho fatto in questi anni e capiscono anche la mia solitudine". E proprio per "rompere la solitudine" e "cogliere l'occasione di passeggiare tra la gente, cosa che non capita mai, ho deciso di partecipare alla mobilitazione: è un laboratorio politico".
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