Omicidio Ciatti, annullato l'arresto per difetto di procedura del ceceno imputato
È stato scarcerato Rassoul Bissoultanov, il ceceno imputato per l’omicidio di Niccolò Ciatti, il 21enne di Scandicci (Firenze) che venne pestato a morte, senza alcun motivo, la notte tra l′11 e il 12 agosto del 2017 in una discoteca di Lloret de Mar, in Spagna, dove si trovava in vacanza con un gruppo di amici. Secondo i giudici della Corte d’Assise, Bissoultanov non era presente sul territorio italiano quando è stata emessa la misura di custodia cautelare nei suoi confronti. L’uomo ha lasciato il carcere di Rebibbia a pochi giorni dall’inizio del processo a Roma, fissato per il 18 gennaio. La scarcerazione è legata, in base a quanto si apprende, all’annullamento della misura per difetto di procedibilità nei confronti dell’uomo.
“C’è più amarezza e rabbia che tristezza, ci sta succedendo di tutto, ci hanno portato via il nostro Niccolò per niente, con quella violenza assurda; in Spagna in 4 anni non sono stati capaci di fare un processo, ora aspettavamo il processo a Roma, che si apre il 18 gennaio, ma un giudice della Corte di Assise ha liberato Bissoultanov. È un assassino, c’è un video che lo dimostra, e ora è libero chissà dove, certamente non in Italia né in Spagna, e non capiamo il motivo di questa assurdità. Non ci rassegniamo ma proviamo tanta rabbia. Abbiamo una giustizia brava a difendere gli assassini e impotente nel difendere le vittime innocenti”, così all’Adnkronos Luigi Ciatti, padre del 21enne di Scandicci. “Adesso temo sia a rischio la possibilità che sconti la pena - afferma all’Adnkronos il legale della famiglia Ciatti, l’avvocato Agnese Usai - certo, non credo si presenterà all’udienza, non so se lascerà l’Europa, in modo da non essere attinto dal mandato di arresto europeo, o se andrà in Spagna, che aveva già negato l’estradizione e dove il processo è stato sospeso”.
Sulla decisione della Corte d’Assise è intervenuto anche il sindaco di Firenze, Dario Nardella: “Al momento non sono pervenute le motivazioni ai familiari, tuttavia questa notizia lascia davvero sconcertati e disorientati. Sono vicino alla famiglia Ciatti con la quale condivido la battaglia per una giustizia giusta e veloce contro gli assassini del ragazzo e auspico quantomeno una spiegazione esauriente dell’accaduto″.
Questo articolo è originariamente apparso su L'HuffPost ed è stato aggiornato.