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Piazza Affari in bilico tra correzione e ritorno sui massimi

Di (KSE: 003160.KS - notizie) seguito riportiamo l’intervista sull’indice Ftse Mib e su alcune delle blue chips quotate a Piazza Affari, con domande rivolte a Roberto Scudeletti, trader indipendente e titolare del sito www.prtrading.it .

L’indice Ftse Mib ha recuperato terreno nelle ultime sedute, senza riuscire a superare la soglia dei 19.200 punti. Ritiene probabili evoluzioni positive al di sopra di questo ostacolo nel breve?

Parafrasando una poco conosciuta ma stupenda opera di Alberto Fortis possiamo dire che Piazza Affari si trova in bilico tra il demonio di una correzione e la santità di un possibile ritorno verso i massimi dell’anno e oltre.

Infatti dopo il doppio massimo intorno a 19800 di Ftse Mib, sia i rialzi sia i ribassi vengono respinti da importanti livelli di resistenza e di supporto, in un movimento di breve laterale ribassista, poiché i massimi relativi sono decrescenti.

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Nel breve è necessario il superamento di 19090 e soprattutto dell’area 19200-19360 per poter rivedere la ripresa del rialzo verso 19500-19600, prima di un nuovo attacco ai massimi dell’anno a 19810 punti, la cui riuscita porterebbe nuova linfa a favore dei compratori.

Viceversa sotto 18940 spazio per 18820 con eventuale approfondimento negativo verso 18570 e 18420 punti, la cui perdita provocherebbe una accelerazione del ribasso verso il supporto giornaliero della media a 100 periodi poco sotto i 18mila punti e la chiusura del gap up a 17758 punti.

Venerdì scorso Bper Banca e Ubi Banca sono stati i due titoli più colpiti dalle vendite nel settore bancario. Valuterebbe un acquisto di questi due temi sui livelli attuali?

BPER Banca ha effettuato anch’essa, come la stragrande maggioranza delle sorelle bancarie, una discesa libera che poi si è tramutata in slavina, con recente minimo e attuale inversione rialzista addirittura al raddoppio. Sulla tenuta di 2.50 euro di luglio 2016 ha infatti rialzato la testa con recente accelerazione verso 5.80 euro e attuale nuova fase correttiva in zona 4.65-4.45 circa. Entrare con una quota sopra 5 euro da accumulare a 4.75 con stop sotto 4.40 euro e profitto a 5.50-5.75 euro.

Ubi Banca dopo l’ennesima scoppola tipica del comparto bancario stava effettuando un efficace tentativo di inversione rialzista, con accelerazione quasi verticale nelle ultime sedute, seguita dall’attuale fase correttiva. Infatti sul recente doppio minimo crescente sopra 1.90 e 1.97 ha superato la media a 200 periodi a 2.70 per impennarsi verso 3.83-3.70 con presente correzione sul supporto della media giornaliera a 50 periodi in area 2.90-3.10 circa. Entrare con una piccola quota solo sopra 3.30 euro da accumulare a 3.12-3.04 euro, con stop sotto 2.85 euro e profitto a 3.60-3.80 euro.

Prima del week-end tra le utilities sono salite in controtendenza Enel e Terna. Consiglierebbe di puntare su questi due titoli in ottica difensiva?

Enel negli ultimi anni è un titolo che non ha di sicuro “elettrizzato” i suoi azionisti, considerato il calo da oltre 7.50 a quasi 2 euro nell’estate 2012. Sulla tenuta di questo livello ha invece ricompensato i nuovi compratori con un doppio massimo 4.46-4.50 euro, correzione poco sopra i 3.30 ad inizio 2016 con recente recupero a 4.24 euro e attuale situazione di incertezza laterale ribassista tra 3.83 e 4.04 circa. Entrare sopra 4.08 euro con una quota, da accumulare a 3.88 con stop sotto 3.60 euro e profitto a 4.45-4.70 euro.

Terna può essere senz’altro inserito in un portafoglio moderatamente difensivo per bilanciare quei birichini di titoli bancari, ma con prudenza, in quanto dopo i massimi storici il titolo si trova in una fase di ribasso. Infatti dopo la galoppata da poco sopra i 3 euro a 5.12 ha corretto pesantemente sino a 3.828 euro, con recente voglia di rimbalzo tra 4.45 e 4.37 circa. Entrare con una piccola prudente quota sopra 4.39 da accumulare a 4.28-4.20 con stop sotto 4.10 euro e profitto tra 4.80-5.05 euro.

Come valuta i recenti movimenti registrati nel settore assicurativo da Generali e UnipolSai. Quali indicazioni operative ci può fornire per questi due titoli?

Generali ha partecipato al crollo delle quotazioni della maggior parte del listino nell’ultimo decennio abbondante, nonostante la sua nomea di titolo sicuro e appartenente ad un settore quasi difensivo. Sul doppio minimo crescente 8.155-8.43 del 2012 ha intrapreso una forte inversione rialzista a 17.70 con massimo relativo a 19.21 euro, crollo con tenuta di 9.70 euro, recente ripresa sino a 16 euro e attuale fase di incertezza correttiva in area 14-15 circa. Entrare con una quota sopra 15.20 euro, accumulare a 14.50 con stop sotto 13.90 euro e profit tra 16.70 e 17.50 euro.

Unipol-Sai è il dottor Jeckill & Mister Hyde della borsa italiana per il mutamento da titolo buono in grande salita che poi si è trasformato in un mostro, capace di crollare verso una quota centesimale, gioia e dolori per i suoi prima ricchi e poi poveri azionisti. Dopo il minimo del 2012 a 0.836 euro ha effettuato una ripresa al raddoppio con falsa rottura di 2.80 euro, discesa con accelerazione a 1.25 euro, recente rimbalzo a 2.15 euro e attuale fase correttiva in area 1.84-1.99 circa. Entrare solo sopra 2 euro, con una quota da accumulare a 1.96-1.86 con stop sotto 1.80 euro.

In caso di ulteriori recuperi del mercato, quali sono i titoli che potrebbero fare meglio nel breve? A quali consiglia di guardare ora?

Monitoriamo con attenzione: AZIMUT, MEDIASET, SAIPEM.

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