Processo S&P, testimone: dati usati da agenzia "assolutamente veri"
TRANI (Reuters) - I dati utilizzati da Standard and Poor's per declassare l'Italia nel 2011 e nel 2012 erano "assolutamente veri" ed erano stati utilizzati anche da altri organismi come Nazioni Unite e Fondo monetario internazionale. E' quanto ha affermato il docente di economia Ugo Panizza, chiamato da S&P come testimone al processo nei confronti dell'agenzia e di cinque dipendenti per il doppio downgrade subito dall'Italia in quegli anni. "I dati usati nella propria analisi dall'agenzia [di rating] furono utilizzati anche da Fmi e Nazioni Unite ed erano dati assolutamente veri pertanto il declassamento dell'Italia fu normale conseguenza", ha detto nella sua testimonianza Panizza, all'epoca dei fatti a capo dell'unità di analisi del debito sovrano dell'agenzia delle Nazioni Unite per lo sviluppo, come riferito da fonti legali. Il processo è stato aggiornato al 29 settembre quando verranno sentiti altri testimoni mentre il 20 ottobre si dovrebbe tenere l'ultima udienza. S&P -- che ha sempre respinto ogni addebito -- e gli altri imputati sono accusati di manipolazione del mercato per i downgrade dell'Italia degli scorsi anni. L'inchiesta -- che in un primo momento ha visto coinvolte anche Moody's (per cui poi i pm hanno chiesto l'archiviazione) e Fitch (finita in due processi paralleli) -- cerca di far luce su oscillazioni di Borsa ritenute anomale tra il 2010 e il 2012, prendendo il via da un esposto di Adusbef e Federconsumatori. Sul sito www.reuters.it le altre notizie Reuters in italiano. Le top news anche su www.twitter.com/reuters_italia