RES PUBLICA - Complicato misurare le polemiche sul filo della politica estera

di Paolo Biondi ROMA (Reuters) - Quanto è durata la possibilità di sfruttare la vittoria da parte dei sostenitori nostrani del 'no' nel referendum greco? Quanto hanno potuto sfruttare lo slogan di un'Europa tornata al centro della scena gli europeisti? Gran parte delle polemiche politiche nostrane degli ultimi giorni si sono giocate sul filo della politica estera. Questo soprattutto perché è impossibile guardarci e considerarci come Paese a sé, al di fuori di un contesto internazionale, ed europeo in particolare. La globalizzazione proietta su uno scenario internazionale anche la polemica politica di casa nostra, da quella su contenuti forti a quella spiccia che decade fino al gossip. E' divenuto lampante in questi giorni. E non è solo un elemento italico: abbiamo visto in queste ore come in buona parte la posizione tedesca, al centro della riunioni a Bruxelles, sia stata interpretata dagli osservatori anche come scontro interno alla Cdu tra la cancelliera e il suo ministro delle Finanze. La globalizzazione della polemica politica mette ancora di più in evidenza le sue meschinerie e la necessità di saper valutare con orizzonti più ampi, sia dal punto di vista dei contenuti sia da quello temporale. Chi ha portato le sue bandiere fino alle piazze greche le ha dovute presto arrotolare visto quali sono stati gli esiti a più lunga gittata di quel referendum. Chi ha risposto che solo l'Europa ci avrebbe potuto salvare si è dovuto presto ricredere visto come si è frantumata l'Unione sotto le picconate di una crisi vera. Le polemiche di queste ore ci hanno dimostrato che ormai i nostri confini si sono inequivocabilmente dilatati ed anche le polemiche hanno bisogno di basi e contenuti solidi, per superare almeno lo spazio di un talk-show. Sul sito www.reuters.it altre notizie Reuters in italiano. Le top news anche su www.twitter.com/reuters_italia