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RES PUBLICA - Family day dipinge di rosso Renzi, che ringrazia

Preti al family day sabato a Roma. REUTERS/Remo Casilli (Reuters)

di Paolo Biondi ROMA (Reuters) - Matteo Renzi passerà i primi tre giorni della settimana in Africa proprio quando il ddl sulle unioni civili inizia il suo percorso con votazioni al Senato, dopo il Family day di sabato scorso, affollata manifestazione contro il disegno di legge. Diversi osservatori nel weekend hanno notato che la manifestazione romana metterebbe in difficoltà il presidente del Consiglio nel suo sostegno al disegno di legge. In realtà il Family day ha avuto una caratterizzazione politica molto focalizzata sul premier, ad iniziare dallo striscione che campeggiava sul palco ("Non rottamiamo la famiglia" che faceva il verso a slogan renziani) per finire con un altro minaccioso, sempre rivolto al segretario del Pd: "Renzi ci ricorderemo", dal tono esplicitamente ricattatorio. Tutta la manifestazione ha trovato nel premier il suo oggetto di attacco, dipingendolo come un pericoloso libertario estremista di sinistra. Proprio nelle ore della manifestazione, Silvio Berlusconi (che non ha partecipato al Family day, prendendone per certi versi le distanze), in una intervista al Foglio in occasione del ventennale del giornale fondato da Giuliano Ferrara, dipingeva Renzi come un "democristiano di sinistra alla De Mita". Dopo settimane di accuse di flirtare con Denis Verdini e di lavorare alla costruzione di un centrista Partito della nazione che snaturerebbe la collocazione di centrosinistra del Pd, a Renzi essere dipinto come uomo di sinistra fa solo bene, proprio nella fase in cui si è al lavoro per lanciare i candidati dello schieramento in vista delle comunali di primavera. La politicizzazione della manifestazione di sabato può aver portato acqua al mulino del presidente del Consiglio. Sul sito www.reuters.it altre notizie Reuters in italiano. Le top news anche su www.twitter.com/reuters_italia