Annuncio pubblicitario
Italia markets close in 2 hours 8 minutes
  • FTSE MIB

    34.182,55
    +76,54 (+0,22%)
     
  • Dow Jones

    39.308,00
    -23,90 (-0,06%)
     
  • Nasdaq

    18.188,30
    +159,54 (+0,88%)
     
  • Nikkei 225

    40.912,37
    -1,28 (-0,00%)
     
  • Petrolio

    84,13
    +0,25 (+0,30%)
     
  • Bitcoin EUR

    51.035,83
    -1.686,80 (-3,20%)
     
  • CMC Crypto 200

    1.142,90
    -65,80 (-5,44%)
     
  • Oro

    2.386,20
    +16,80 (+0,71%)
     
  • EUR/USD

    1,0831
    +0,0016 (+0,15%)
     
  • S&P 500

    5.537,02
    +28,01 (+0,51%)
     
  • HANG SENG

    17.799,61
    -228,67 (-1,27%)
     
  • Euro Stoxx 50

    5.004,90
    +17,42 (+0,35%)
     
  • EUR/GBP

    0,8454
    -0,0018 (-0,21%)
     
  • EUR/CHF

    0,9719
    -0,0007 (-0,07%)
     
  • EUR/CAD

    1,4750
    +0,0036 (+0,24%)
     

Riforme, ddl passa a Senato, ma quorum per quattro voti

L'aula del Senato. REUTERS/Tony Gentile (Reuters)

ROMA (Reuters) - Il disegno di legge costituzionale per instradare su una corsia veloce la riforma delle istituzioni è passato oggi al Senato in seconda lettura con 218 voti, solo quattro in più del quorum dei due terzi necessario per evitare il referendum confermativo. Il ddl, che istituisce un comitato di 42 parlamentari a cui affidare l'estensione delle riforme costituzionali ed elettorali, passa ora alla Camera per la sua seconda e probabilmente ultima lettura, ma il voto odierno a Palazzo Madama non si è svolto senza tensioni bipartisan, come emerge dai numeri stretti. I no sono stati 58 e 12 gli astenuti (il cui voto al Senato equivale ad un no). Contro la scorciatoia per modificare la Costituzione si sono espressi non solo gli attesi Lega Nord, M5s, e Sel, ma anche, in dissenso dai loro gruppi, alcuni "falchi" del Pdl e cani sciolti del Pd. A vedere il bicchiere mezzo pieno - quorum centrato, malgrado tutto - è Roberto Formigoni, dell'ala governativa del Pdl, che legge il voto come una sconfitta dell'ala dura del suo partito: "Qualcuno ha tentato di far cadere il governo, ma il tentativo è fallito", ha dichiarato l'ex governatore della Lombardia dopo il voto. Formigoni era in cima alla lista dei 23 senatori del Pdl pronti a votare la fiducia al governo Letta il 2 ottobre scorso, anche se Silvio Berlusconi - ravvedutosi all'ultimo minuto - avesse scelto di aprire la crisi di governo assecondando l'ala dura del partito. Da allora nel Pdl non passa quasi giorno che ci sia qualche scontro tra falchi e "governativi". "Basta leggere l'elenco dei senatori di maggioranza che si sono astenuti nel voto per l'istituzione del comitato per le riforme, o che pure, essendo presenti in aula, non hanno votato. Soprattutto all'interno del Pdl è necessario un confronto serio, onesto e definitivo", ha concluso Formigoni. Sui 12 astenuti ci sono diversi senatori del Pdl, tra cui Francesco Nitto Palma, Augusto Minzolini e Domenico Scilipoti, in aperto dissenso con il loro gruppo perché il percorso di riforme previsto non affronterebbe il tema della giustizia. Ma anche nel Pd si registrano malumori. Corradino Mineo si è astenuto e altri 10 senatori hanno firmato un documento in cui sottolineano che "il percorso di riforma avviato dal Parlamento contiene delle criticità che lo rendono incerto" e annunciano una "vigilanza" sui lavori del Comitato. Il disegno di legge votato oggi deroga all'articolo 138 della Costituzione, quello che disciplina la procedura parlamentare per modificare la Carta. Si istituisce un "Comitato parlamentare per le riforme costituzionali ed elettorali composto di venti senatori e venti deputati, nominati dai presidenti delle Camere", in sostanza una bicamerale cui spetterà di elaborare i progetti di riforma. Il ddl prevede anche che il progetto o i progetti di legge che usciranno dalla bicamerale dovranno essere approvati dai due rami del Parlamento con un intervallo non minore di un mese, e non di tre come prevede l'articolo 138. (Roberto Landucci) Sul sito www.reuters.it le altre notizie Reuters in italiano. Le top news anche su www.twitter.com/reuters_italia