Rifugiati, Ue mette in mora Italia, procedura infrazione per Ungheria
BRUXELLES (Reuters) - La Commissione europea ha aperto una procedura d'infrazione contro l'Ungheria a causa della nuova legislazione sul diritto d'asilo, mentre ha inviato a Italia, Grecia e Croazia le lettere di messa in mora perché registrino le impronte digitali dei richiedenti asilo. La lettera di messa in mora è il passo che precede l'apertura formale di un procedimento d'infrazione. "All'Ungheria la Commissione contesta le recenti leggi sul diritto di asilo, ritenute incompatibili con le norme europee", si legge in un comunicato della stessa Commissione. L'esecutivo Ue "ha spiegato di non essere soddisfatto della risposta data dalle autorità ungheresi in merito al alcune sue preoccupazioni e ha quindi inviato una lettera di notifica formale. La politica del primo ministro ungherese Viktor Orban punta di fatto a respingere il flusso di centinaia di migliaia di migranti in arrivo da Medio Oriente e Africa, scatenando le critiche dei paesi vicini". Bruxelles ha poi inviato a Italia, Grecia, Croazia lettere di costituzione in mora "in cui esorta i governi ad attuare correttamente il regolamento Eurodac che dispone l'effettivo rilevamento delle impronte digitali dei richiedenti asilo e la trasmissione dei dati al sistema centrale dell'Eurodac entro 72 ore". La Commissione aveva inviato a ottobre lettere amministrative ai tre paesi che però "a distanza di due mesi non hanno reagito in modo efficace". Gli Stati hanno ora due mesi di tempo per rispondere. In mancanza di una risposta ritenuta soddisfacente, la Commissione può inviare un cosiddetto "parere motivato", aprendo così la seconda fase della procedura di infrazione. Sul sito www.reuters.it altre notizie Reuters in italiano. Le top news anche su www.twitter.com/reuters_italia