Sgravi sui giovani e detrazioni sul verde: i conti in tasca alla manovra
Il Consiglio dei ministri ha approvato ieri la Legge di Bilancio per il 2018. “Una manovra utile e snella per la nostra economia”, dice il premier Paolo Gentiloni. Una manovra che non tocca punti cruciali, rimandando tutto a dopo le elezioni. A partire dall’innalzamento dell’Iva, rinviato all’anno prossimo.
Su circa 20 miliardi di misure complessive 15,7 servono per rinviare proprio l’aumento delle imposte indirette. L’incremento del rapporto deficit/Pil dall’1 per cento tendenziale all’1,6 per cento programmatico assicura quasi 11 miliardi in termini di risorse mente le coperture generali per il 40 per cento derivano da tagli di spesa.
Una manovra che sarà sì “snella” ma anche poco capace di toccare punti chiave. Nessun intervento sulle bollette a 28 giorni o per il terremoto. D’altronde se tre quarti delle risorse sono state destinate allo stop dell’aumento dell’Iva, i conti sono presto fatti. Non resta molto, anzi quasi niente, per gli altri capitoli. Confermati i contributi per le aziende che assumono giovani, l’età massima è stata portata da 29 a 35 anni, e c’è un bonus fiscale per chi crea spazi verdi urbani: detrazione del 36 per cento per terrazzi e giardini, anche condominiali.
Con qualche modifica sono stati confermati anche super e iper ammortamento per le imprese. Sul fronte pubblico impiego, il ministro ella Giustizia, Andrea Orlando, aveva chiesto di fare di più, sbattendo contro il muro di Luca Lotti e Claudio De Vincenti. “E’ una manovra che porta più crescita e un consolidamento della finanza pubblica”, commenta il ministro dell’Economia, Pier Carlo Padoan, definendo “linfa vitale” l’assunzione di mille e 500 ricercatori universitari.
Nella manovra non si affronta il discorso pensioni. Non si parla dell’innalzamento dell’età pensionabile a 67 anni che dovrebbe scattare nel 2019. Nessun impegno del governo neanche dopo l’incontro con i sindacati. D’altronde è una manovra “snella”, ripete il premier Paolo Gentiloni. Mica lacrime e sangue.