Super anticorpi, cosa cambia dopo la scoperta: parla Galli
Il professore Massimo Galli, dopo la scoperta di un mix di super anticorpi in grado di sconfiggere il coronavirus, ha rilasciato un’intervista alla Stampa per spiegare quali sono le implicazioni del nuovo studio.
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“Nascono dall’evoluzione degli studi su Ebola - ha spiegato Galli -, contro cui una delle poche cose che funzionò fu un cocktail di anticorpi neutralizzanti. Da allora si è andati avanti su questa strada, perché ritenuta valida per tutte le malattie virali come Hiv e ora il Covid-19. La pubblicazione è avvenuta su Science con un gruppo di ricerca internazionale e grazie ad Agostino Riva della Statale. Sono stati isolati due anticorpi derivanti da altrettanti donatori. Ce ne sono almeno altri due al mondo, ma questi sono due in più e visto il loro potenziale terapeutico potrebbero essere riprodotti su larga scala”.
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“Per entrambi - ha aggiunto l’esperto - vale il detto ‘prima i dati poi le date’. Se gli anticorpi funzionassero sarebbero l’evoluzione della terapia del plasma perché ne userebbero il principio attivo come cura. Il vaccino sarebbe preventivo ed è sempre meglio prevenire che curare”.
Galli, infine, si è espresso anche sull’importanza della mascherina: “Un altro lockdown non piace a nessuno e per questo bisogna essere cauti. L’altra volta siamo stati presi di sorpresa, mentre stavolta c’è ancora la possibilità di frenare i focolai”.
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