Annuncio pubblicitario
Italia markets open in 5 hours 50 minutes
  • Dow Jones

    38.085,80
    -375,12 (-0,98%)
     
  • Nasdaq

    15.611,76
    -100,99 (-0,64%)
     
  • Nikkei 225

    37.613,86
    -14,62 (-0,04%)
     
  • EUR/USD

    1,0728
    -0,0005 (-0,04%)
     
  • Bitcoin EUR

    59.720,35
    -440,61 (-0,73%)
     
  • CMC Crypto 200

    1.388,18
    +5,60 (+0,41%)
     
  • HANG SENG

    17.284,54
    +83,27 (+0,48%)
     
  • S&P 500

    5.048,42
    -23,21 (-0,46%)
     

Tatuaggi, è boom in Italia. Come si diventa tatuatori e quanto si guadagna?

Se nel 2012, lungo lo stivale erano solo 1.300 le realtà che operavano tra tatuaggi e piercing, alla fine dello scorso anno rispondevano all’appello quasi in 4mila. (Credits – Getty Images)
Se nel 2012, lungo lo stivale erano solo 1.300 le realtà che operavano tra tatuaggi e piercing, alla fine dello scorso anno rispondevano all’appello quasi in 4mila. (Credits – Getty Images)

In un’Italia in crisi c’è chi ha scoperto una miniera d’oro. Sono i tatuatori. Negli ultimi anni, infatti, mentre molti settori dell’economia italiana sono in sofferenza, i negozi di tatuaggi si moltiplicano. Se nel 2012, lungo lo stivale erano solo 1.300 le realtà che operavano tra tatuaggi e piercing, alla fine dello scorso anno rispondevano all’appello quasi in 4mila.

E’ quanto emerge dall’analisi condotta da Unioncamere-InfoCamere sui dati del Registro delle Imprese delle Camere di commercio tra il 2012 e il 2017. In termini assoluti, sono le grandi città come Roma (306), Milano (272) e Torino (216) a guidare la graduatoria per il maggior numero di imprese impegnate nel settore del tattoo e del piercing. A seguire si affacciano città medio-grandi del Nord come la coppia Brescia-Bergamo (rispettivamente con 147 e 123 realtà) e del Centro, come Firenze (115). Napoli (104), prima e unica realtà del Mezzogiorno nella top-ten.

Il 94% delle aziende del settore è costituito nella forma di impresa individuale, nel 31% dei casi il titolare è una donna, una percentuale molto più elevata rispetto alla presenza delle imprese femminili sul totale delle imprenditoria italiana (22%). Ma come si diventa tatuatori e quanto si guadagna?

ANNUNCIO PUBBLICITARIO

In primo luogo, sappiate che non ci si improvvisa tatuatori. Il Ministro della Sanità, infatti, ha pubblicato una circolare che mette dei paletti nella professione. In primo luogo, per diventare tatuatore si deve seguire un corso formativo della Regione dal costo di 1.800 euro e dalla durata di 90 ore, con l’insegnamento di nozioni riguardanti igiene, dermatologia e tecnica professionale. Poi c’è la pratica sul campo, a fianco di un tatuatore esperto. Ma attenzione, perché la pratica a lungo sarà solo su carta, passerà del tempo prima che si possa effettuare il primo, vero, tatuaggio.

Un tatuaggio piccolo, che necessita 20 minuti circa di lavoro, costa dai 30 ai 50 euro, mentre si sale a centinaia di euro per lavori più complessi e a colori. (Credits – Getty Images)
Un tatuaggio piccolo, che necessita 20 minuti circa di lavoro, costa dai 30 ai 50 euro, mentre si sale a centinaia di euro per lavori più complessi e a colori. (Credits – Getty Images)

Quando si è pronti è il momento di mettersi in proprio. Oltre a trovare il locale, bisogna ottenere tutte le autorizzazioni sanitarie da parte dell’ASL, aprire una partita Iva, iscriversi al registro delle imprese, denunciare la propria attività, aprire una posizione Inail e infine iscriversi all’Inps. E quanto si guadagna?

Difficile dare una cifra, perché ovviamente il successo e il guadagno dipende dalla qualità del tatuatore. All’inizio i guadagni saranno ridotti, ma se si migliora, se ci si fa un nome e si raggiunge una buona clientela, allora le cifre possono crescere. Per dare, comunque, un’idea, ricordate che un tatuaggio piccolo, che necessita 20 minuti circa di lavoro, costa dai 30 ai 50 euro, mentre si sale a centinaia di euro per lavori più complessi e a colori che richiedono più sedute per il completamento.