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Trump: i nomi degli italiani presenti alla cerimonia

Poche ore (pochissime) all'insediamento di Donald Trump alla Casa Bianca.

Presenze ufficiali e made in Usa

Domani sera, ora italiana, il repubblicano che a sorpresa ha vinto le elezioni dell'8 novembre giurerà sulla stessa Bibbia sulla quale giurò Abraham Lincoln e su quella che gli diede la madre nel 1955 al termine della scuola domenicale. Solo dopo ci sarà il tanto atteso discorso inaugurale. Un giuramento che si svolgerà a Capitol Hill, sede del Congresso e che vedrà come spettatori principali, le delegazioni diplomatiche mondiali. La prima reazione che ci si aspetta sarà quella dei mercati i quali, dopo il rally dettato dall'euforia (giustificata o meno) potrebbero iniziare a prendere beneficio. Infatti il trend di WalL Street è tipicamente orientato al rialzo con un rally che caratterizza le prime due settimane dopo l'elezione del presidente, a prescindere dal partito vincente; quello di Trump, però, ha destato più curiosità degli altri a causa dell'impronta commerciale e protezionista data alla sua politica. Ma non è la sola rivoluzione che il milionario ha deciso di apportare: meno chiassoso, infatti, risulta il cambiamento alla tradizionale presenza delle delegazioni internazionali durante i vari pranzi e cene offerti dalla delegazione vincente in attesa della proclamazione ufficiale.

Ambasciatori e amici

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Nessuna gara tra rappresentanti ufficiali e proprio per evitare la corsa alla presenza, lo staff di Trump ha scelto di andare contro corrente rispetto al solito con una scelta (rara per il soggetto) di sobrietà: solo gli ambasciatori accreditati a Washington (e quindi quella dell'ambasciatore italiano Antonio Varricchio) con la sola eccezione degli amici personali del tycoon. Una scelta fatta, forse, per evitare imbarazzi diplomatici come la telefonata fatta al presidente di Taiwan (Taiwan OTC: 6549.TWO - notizie) prima che a quello cinese, con il risultato di innescare una delle più delicate crisi diplomatiche degli ultimi tempi. Ed è proprio all'interno di questa cerchia ristretta di amici che si possono muovere poche persone e pochissimi italiani. Gli unici di cui si abbia notizia certa sono Flavio Briatore, amico di vecchia data di Trump, e Giulio Tremonti, in questo caso nelle vesti di politico italiano, già ministro dell'Economia nei governi Berlusconi, oltre che critico di lungo corso della globalizzazione e della Cina, view particolarmente condivisa dal futuro presidente Usa e sualla quale Trump ha basato gran parte della sua campagna elettorale. Altro nome sconosciuto ai più ma particolarmente caro a Trump è quello di Paolo Zampolli ambasciatore all’Onu per il Commonwealth of Dominica. 11 anni fa presentò Melania Knauss a Donald Trump: se all'inizio la modella slovena snobbò il miliardario, successivamente tornò sui suoi passi, saggiamente,visto che oggi può vantare di essere la first lady.

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