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Trump regala a Wall Street un trilione di dollari

I mercati azionari continuano a sorprendere gli investitori. Ad una settimana dal risultato "a sorpresa" (non per Wall Street, che alla vigilia del voto assegnava bassissime probabilità di successo al candidato democratico...) della consultazione elettorale negli Stati Uniti, lo S&P ha conseguito un progresso del 7.4%. In soldoni - è il caso di dire - la capitalizzazione di mercato è cresciuta, a ieri, di un rotondo trilione di dollari. Dal bull market al Trump market il passo è stato decisamente breve.

Notevole la successione messa a segno da quella che un tempo era chiamata Old Economy. Mentre il Nasdaq (NasdaqGS: NDAQ - notizie) ha inizialmente arrancato, intimorito dalla scarsa simpatia incautamente palesata dalla Silicon Valley nei confronti del presidente eletto, il Dow Jones ha inanellato una sequenza di ben sette sedute positive di fila, migliorando sistematicamente i massimi storici. Nel Rapporto Giornaliero di oggi ci siamo soffermati sugli effetti di un simile comportamento nelle settimane e mesi successivi: una proiezione che peraltro conferma le indicazioni stagionali proposte ieri.

Quella fra Dow Jones e Nasdaq non è l'unica divergenza rilevabile. La crescita dei tassi di interesse a cui assistiamo - si badi bene - da quasi quattro mesi ha rilanciato vistosamente il settore finanziario, affossando al contempo le Utility. Non ha invece penalizzato le small cap americane, assolute protagoniste nell'ultima settimana, con una performance media (ultimo decile dimensionale dello S&P500) del +9.0% (primo decile dimensionale: +0.98%). Non altrettanto può dirsi delle small cap europee: come si rileva dal grafico, la forza relativa del settore ha bucato in modo abbastanza netto la trendline di sostegno, per la prima volta da settembre 2013.

Nota. Il presente commento è un estratto sintetico del Rapporto Giornaliero, pubblicato tutti i giorni entro le 8.20 da AGE Italia; pertanto eventuali riferimenti a studi tecnici vanno intesi riferiti ai grafici ivi riportati.

Autore: Gaetano Evangelista Per ulteriori notizie, analisi, interviste, visita il sito di Trend Online