Uccise i genitori, Pietro Maso percepiva il reddito di cittadinanza
Nel 1991 a Montecchia di Crosara (Verona) uccise i genitori a colpi di spranga nel tentativo di impadronirsi dell'eredità. Ora si scopre che Pietro Maso ha percepito il reddito di cittadinanza. La lista in cui compare l’assassino risale alla fine dello scorso anno. Dopo le verifiche del caso, il sussidio sarebbe però stato sospeso visto che il 49enne è stato interdetto "in perpetuo" dai pubblici uffici.
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Gli unici condannati che non possono infatti godere di "pensioni, assegni e stipendi a carico dello Stato" sono quelli che hanno precedenti penali per reati legati alla criminalità organizzata, al terrorismo o per truffa ai danni dello Stato. Maso, che è libero dal 2015, non rientra in nessuna di queste categorie ma, a causa della gravità del reato che ha commesso e per cui è stato condannato a 30 anni di carcere, è stato ugualmente interdetto dai pubblici uffici "in perpetuo", come conferma il suo avvocato Marco De Giorgio.
Il legale di Maso ritiene che il sussidio, se concesso in passato, potrebbe essergli stato sospeso proprio per la gravità della sua vicenda. De Giorgio si limita poi a sottolineare che, perché sia perseguito penalmente, si dovrebbe dimostrare la malafede del suo assistito che, invece, potrebbe non essere stato a conoscenza delle limitazioni alla concessione del reddito di cittadinanza.
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