UniCredit, ok soci a nuova governance, eliminazione tetto voto, conversione risp
MILANO (Reuters) - L'assemblea dei soci di UniCredit ha dato il via libera alle modifiche statutarie per implementare la nuova governance del gruppo.
In occasione del rinnovo del Cda con la prossima assemblea in primavera, il Cda, in base alle modifiche statutarie oggi approvate, avrà la possibilità di presentare una propria lista e il numero dei consiglieri espressi dalle minoranze aumenterà da uno a due.
"La lista che eventualmente sarà presentata sarà il risultato di un rigoroso processo di selezione di candidati con il supporto di un adviser indipendente che avranno i requisiti già allineati a quelli prescritti", ha detto in assemblea il direttore generale Gianni Franco Papa.
Approvati anche l'eliminazione del tetto del 5% all'esercizio del diritto di voto, la conversione obbligatoria delle azioni di risparmio in ordinarie e il trasferimento della sede da Roma a Milano.
Tutte le delibere sono passate a larghissima maggioranza con percentuali di voti favorevoli tra il 98% e il 99%.
In merito all'eliminazione del tetto al voto, Papa ha spiegato che "si conforma al mutato assetto dell'azionariato di UniCredit che non richiede più tale misura e alle best practice internazionali", ha spiegato Papa.
L'azionariato di UniCredit, dopo l'aumento di capitale da 13 miliardi concluso con successo a inizio anno, è estremante frastagliato. Gli unici azionisti con più della soglia rilevante del 3% sono Capital Research and Management con il 5,072% e il fondo di Abu Dhabi Aabar con il 5,038%. Nel complesso Gli investitori esteri hanno il 75% del capitale della banca contro il 65% circa detenuto prima dell'aumento.
Presente in assemblea oltre il 60% del capitale.
(Gianluca Semeraro)
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