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Wall Street prova a resistere alla delusione macro

Wall Street prova a resistere alla delusione macro

Anche la seduta odierna dovrebbe partire bene per la piazza azionaria americana che, dopo la buona chiusura di ieri, pare intenzionata a spingersi ancora in avanti. I futures sui principali indici viaggiano tutti in salita e vedono il contratto sull'S&p500 e quello sul Nasdaq100 in rialzo entrambi dello 0,11%.

Dal fronte macro sono arrivate indicazioni deludenti con riferimento al settore immobiliare, visto che nel mese di novembre i nuovi cantieri edili sono stati pari a 1,09 milioni di unità, in pesante flessione del 18,7% rispetto alla lettura precedente. Il dato odierno ha deluso nettamente le attese che puntavano ad un ribasso meno marcato a 1,235 milioni di unità.

Sempre a novembre le licenze di costruzione si sono attestate a 1,201 milioni di unità, in calo del 4,7% rispetto al mese precedente. La lettura diffusa oggi si è rivelata inferiore alle previsioni degli analisti che si aspettavano un rialzo a 1,237 milioni di unità.
In calendario per oggi un discorso di Jeffrey Lacker, presidente della Fed di Richmond.

Intanto sul fronte valutario il dollaro è leggermente cedente rispetto allo yen ma si mantiene poco al di sopra di quota 118, mentre arretra con più decisione nei confronti dell'euro che risale la china in direzione di area 1,045.
In recupero il petrolio che si riporta al di sopra dei 51 dollari al barile abbandonati ieri in chiusura e procede in maniera ancora più convinta la salita dell'oro che punta all'area dei 1.134,5 dollari l'oncia.

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Tra i vari titoli segnaliamo Honeywell dopo che la società ha fatto sapere di attendersi per il quarto trimestre un utile er azione pari a 1,74 dollari rispetto agli 1,75 del consensus, mentre per il 2017 è previsto un calo dei ricavi tra l'1% e il 2%, a fronte della previsione degli analisti di un rialzo dell'1%.

Sotto i riflettori Adobe Systems (Swiss: ADBE.SW - notizie) che ieri a mercati chiusi ha diffuso i conti del quarto trimestre dell'ultimo esercizio fiscale, archiviato con utili in rialzo del 45% a 452,55 milioni di dollari. L'utile per azione è stato pari a 0,9 dollari contro gli 86 cents del consensus, mentre i ricavi sono saliti del 23% al recordo di 1,61 miliardi di dollari, battendo anche in questo caso le previsioni del mercato che puntava ad un fatturato di 1,59 miliardi.

Per l'intero 2016 Adobe Systems ha conseguito un utile di 3,01 dollari al di sopra dei 2,98 del consensus, mentre i ricavi sono stati pari a 5,85 miliardi di dollari, appena sopra i 5,84 su cui aveva scommesso la comunità finanziaria.

Oracle (NYSE: ORCL - notizie) ha invece chiuso il secondo trimestre dell'esercizio in corso con un utile netto in calo dell'8% a 2,03 miliardi di dollari, riportando un utile per azione pari a 0,48 dollari, ma al netto delle voci straordinarie il dato sale a 0,61 dollari, appena sopra i 60 cents del consensus.
I ricavi sono saliti leggermente da 8,99 a 9,04 miliardi di dollari, deludendo però le previsioni fissate a 9,11 miliardi.

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