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Wall Street sotto scacco: preoccupa la prossima mossa di Trump

Si prevede una partenza in netto calo per la piazza azionaria americana che già ieri ha mostrato non poca incertezza dopo il meeting della Fed. I futures sui principali indici viaggiano in territorio negativo e vedono il contratto sull'S&P500 in flessione dell'1,03%, seguito da quello sul Nasdaq100 che arretra in maniera più decisa dell'1,36%.

Non è stato di alcun aiuto il primo dato macro di oggi che a deluso le attese, visto che nell'ultima settimana le nuove richieste di sussidi di disoccupazione sono state pari a 229mila unità, in rialzo di 3mila unità rispetto alla lettura precedente. L'indicazione odierna si è rivelata peggiore delle previsioni degli analisti che si erano preparati ad un calo a 225mila unità.

Il mercato attende di conoscere altri aggiornamenti macro e si tratta del Superindice di febbraio per il quale le stime parlano di una variazione positiva dello 0,3% rispetto al rialzo dell'1% precedente.
In calendario anche il dato preliminare dell'indice PMI manifatturiero che a marzo dovrebbero salire da 55,3 a 55,5 punti, mentre l'indice PMI servizi è visto in calo da 55,9 a 55,8 punti.

Sul fronte valutario intanto non si arresta la caduta del dollaro nei confronti dello yen, con il cambio che scende a quota 105,3, mentre il biglietto verde risale la china contro l'euro che scende a 1,2324.
In retromarcia il petrolio che dopo i progressi delle ultime sedute cede il passo ad alcune prese di profitto e scende in direzione dei 64,5 dollari al barile, mentre è decisamente più contenuto il calo dell'oro che si muove a poca distanza dai 1.331,5 dollari l'oncia.

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Ad appesantire il sentiment degli investitori sono i persistenti timori relativi allo scoppio di una guerra commerciale, nel giorno in cui il presidente Trump dovrebbe firmare un memorandum contro l'aggressione economica della Cina.

Tra i vari titoli da seguire ancora Facebook (NasdaqGS: FB - notizie) che dopo il timido recupero di ieri torna a perdere terreno, all'indomani dell'ammissione di colpa del fondatore Zuchenberg che ha riconosciuto di aver commesso un errore permettendo a Cambridge Analytica di raccogliere informazioni personali di circa 50 milioni di utenti.

Sotto i riflettori Conagra Brands (NYSE: CAG - notizie) che ha chiuso gli ultimi tre mesi con un utile netto in rialzo da 179,7 a 362,8 milioni di dollari, con un risultato per azione, al netto delle voci straordinarie, pari a 0,61 dollari, al di sopra dei 56 cents messi in conto dal mercato.

Il fatturato è aumentato da 1,981 a 1,995 miliardi di dollari, poco sotto i 2 miliardi attesi dalla comunità finanziaria.
Da segnalare che Conagra Brands ha rivisto al rialzo le previsioni sull'utile per azione di quest'anno da 1,84-1,89 dollari a 2,03-2,05 dollari.

A mercati chiusi si guarderà alla trimestrale di Nike (Sao Paolo: NIKE34.SA - notizie) che per non deludere le attese dovrà centrare l'obiettivo di un eps pari a 0,53 dollari, ma saranno diffusi anche i conti di KB Home (NYSE: KBH - notizie) e di Micron Technology (Francoforte: 869020 - notizie) , per i quali si stima un utile per azione rispettivamente di 0,29 e di 2,74 dollari.

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