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Zona euro, deficit commerciale a giugno su costi import energia

Tre bandiere dell'Unione Europea a Bruxelles

BRUXELLES (Reuters) - I paesi della zona euro hanno registrato un deficit commerciale nel mese di giugno, rispetto a un avanzo di un anno fa, a causa dell'impennata dei prezzi delle importazioni di gas e petrolio, secondo i dati Eurostat di oggi.

Eurostat ha comunicato che il divario commerciale dei 19 stati della zona euro, non aggiustato per le oscillazioni stagionali, è stato di 24,6 miliardi di euro a giugno, rispetto a un avanzo di 17,2 miliardi nel giugno 2021.

Il deficit, destagionalizzato, è stato ancora maggiore: 30,8 miliardi di euro, in aumento rispetto ai 27,2 miliardi di maggio.

Eurostat non ha fornito una ripartizione dei dati per la zona euro, ma per l'intera Unione europea il deficit commerciale nel settore energetico per i primi sei mesi dell'anno è quasi triplicato, passando a 290,8 miliardi di euro dai 105,6 miliardi dello stesso periodo del 2021.

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Il divario commerciale dell'Ue con la Russia, il suo principale fornitore di gas e petrolio, è quasi quadruplicato a 90,6 miliardi di euro nei primi sei mesi, rispetto ai 24,6 miliardi dello stesso periodo dell'anno precedente.

Il divario commerciale dell'Unione europea con la Norvegia, che il blocco considera un parziale sostituto delle importazioni dalla Russia, è salito in modo ancora più significativo a 35,8 miliardi di euro nei primi sei mesi, da soli 0,5 miliardi dell'anno precedente.

Anche le importazioni dell'Ue dalla Cina hanno registrato un aumento dopo che le restrizioni legate alla pandemia Covid le avevano ridotte nel 2021, mentre le esportazioni verso la Cina sono diminuite, producendo un divario commerciale di 189,5 miliardi di euro nei primi sei mesi rispetto ai 98,0 miliardi dell'anno precedente.

(Tradotto da Chiara Scarciglia, editing Stefano Bernabei)