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Mercati: Milano chiude intorno alla parità a due giorni dal referendum

Chiude piatta Piazza Affari nell’ultima seduta prima del referendum, meglio di altri listini europei. Il Ftse Mib ha segnato un calo dello 0,07%. L’indice Euro Stoxx ha ceduto circa mezzo punto percentuale, la peggiore è Parigi che perde lo 0,7%. L’attesa per l’esito del voto di domenica in Italia e delle presidenziali in Austria ha agitato i mercati, mentre i sondaggi danno in vantaggio il No al referendum, l’ipotesi che piace meno agli operatori. “C‘è il famoso rischio del contagio”, sostiene Robert Halver della Baader Bank. “Se l’Italia dovesse trovarsi in difficoltà, per esempio se venissero convocate elezioni, il virus potrebbe colpire altri Paesi: Grecia, Portogallo, Spagna e anche la Francia. I rendimenti sui titoli di Stato salgono e i rischi bancari aumentano di nuovo. Ci sarà un nuovo appello a salvare tutto alla Banca Centrale Europea”. I mercati europei hanno ridotto le perdite sulla scia di Wall Street, con il segnale positivo rappresentato dal dato sulla disoccupazione negli Stati Uniti, ai minimi da nove anni a novembre. Euro poco mosso, chiude a 1,06 nel cambio con il dollaro. Al rialzo ancora i prezzi del petrolio, con il Brent sopra i 54 dollari al barile e il WTI sui 51 dollari.