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Come aprire un bed and breakfast in Italia

La formula Bed and Breakfast (o B&B) è oggi una delle soluzioni preferite dai viaggiatori (specie se low budget) per pernottare. Nati intorno al 1920 i bed and breakfast indicavano le stanze affittate dalle famiglie inglesi e irlandesi dopo l'abbandono del tetto domestico da parte dei figli, emigrati per andare a cercare lavoro altrove.
Oggi in Italia i B&B sono più di 25.000 e danno lavoro a circa di 40.000 persone per un fatturato di circa 128 milioni di euro. Aprirne uno non è difficile e la domanda di questo tipo di alloggio – temporaneo, confortevole e amichevole – è sempre in crescita.

I primi passi
In primo luogo è necessario rispettare la normativa che definisce un Bed and Breakfast: si tratta di un'attività ricettiva a conduzione familiare che coinvolge una parte della propria abitazione, con periodi di apertura annuale o stagionale. Il numero di camere e posti letto è disciplinato sulla base di leggi regionali di settore o di regolamenti comunali specifici. In secondo luogo bisogna consultare le specifiche leggi regionali in materia, che si rifanno alla Legge Principale del 29 marzo 2001, n. 135 - "Riforma della legislazione nazionale del turismo".
Tramite Internet o recandosi direttamente allo sportello SUAP (Sportello Unico Attività Produttive) del comune di pertinenza si potrà ritirare la modulistica necessaria per la Dichiarazione di Inizio Attività, la SCIA (Segnalazione Certificata di Inizio Attività). Si tratta della nuova procedura che sostituisce la DIA (Denuncia di Inizio Attività). Il vantaggio offerto da questo nuovo strumento è dato dall'immediatezza con cui si determina l'apertura dell'attività.
Alla SCIA vanno allegati i documenti necessari per il completamento della pratica: questi variano da regione a regione e possono comprendere la planimetria dell'abitazione, il contratto di proprietà o di affitto o anche la copia della polizza di assicurazione di responsabilità civile a favore dei clienti.
Infine bisogna dare avvio alle pratiche gestite dalle locali A.A.P.I.T. o dagli Uffici Turistici, per la classificazione della struttura e per il monitoraggio e la comunicazione degli ospiti alle Autorità di Pubblica Sicurezza.

Requisiti degli alloggi
Le stanze devono rispettare alcuni requisiti. Gli ospiti devono poter accedere alla propria stanza senza attraversare altre camere da letto o servizi destinati alla famiglia o ad altri ospiti. I bagni devono offrire i comfort minimi: vasca da bagno, doccia, specchio, presa di corrente, lavabo, water. Almeno uno dei bagni presenti in casa deve essere a uso esclusivo degli ospiti, se si supera un certo numero di camere e di posti letto. La pulizia dei locali deve essere quotidiana, mentre la biancheria può essere cambiata con cadenza meno stringente e sempre ad ogni cambio di ospite.
Un Bed and Breakfast può avere da 3 a 6 camere a seconda della legge regionale di riferimento, e devono essere debitamente arredate. Il numero massimo dei posti letto consentito è 20. Le camere doppie devono avere una metratura minima di 14 mq, 8 mq per la singola. Tutti gli ambienti devono essere conformi alle norme di sicurezza previste per gli impianti elettrici, a gas, oltre a rispettare le norme nazionali in materia di igiene ed edilizia.
Il titolare dovrebbe avere la residenza presso il B&B, ma alcune regioni consentono ai gestori di risiedere anche in immobili vicini alla struttura: è essenziale in ogni caso essere sempre reperibili per gli ospiti.

Colazione
Il servizio offerto nei B&B deve sempre comprendere la prima colazione, ma le leggi regionali disciplinano anche cosa va messo in tavola. In alcuni casi è possibile offrire solo prodotti non manipolati e al massimo riscaldati. Inoltre può essere richiesta la provenienza degli stessi dal territorio regionale. Il divieto di manipolazione dei prodotti è limitato esclusivamente al gestore, in caso manchino le autorizzazioni igienico-sanitarie previste dalla legge. Ciò non vieta di acquistare e servire cibi trattati da chi è autorizzato alla manipolazione (bar o ristoranti).

Giorni di apertura
Per rispettare il carattere saltuario dell'attività, è necessario interrompere l'ospitalità per un certo numero di giorni che varia da regione a regione: ciò mette evita ai proprietari il dover aprire una partita Iva. I guadagni di un B&B, al netto delle spese inerenti documentabili, rientrano nella voce “redditi diversi” derivanti da attività commerciali non esercitate abitualmente. Il gestore del B&B deve dotarsi di un bollettario per quietanziare l'incasso dei singoli corrispettivi. La somma delle ricevute rilasciate meno le spese documentate e inerenti determineranno il reddito del B&B.